Maltempo in Italia per i prossimi dieci giorni: le previsioni meteo tra pioggia, vento e nuove perturbazioni. Ecco dove.
L’allerta meteo delle scorse ore su alcune regioni d’Italia è stato solo il primo step per quanto concerne il maltempo nel nostro Paese. Infatti, lo Stivale sarà condizionato dalle previsioni nefaste per almeno i prossimi dieci giorni. Stando alle indicazioni degli esperti, infatti, a causa di un ciclone iberico e dell’aria fredda, diverse zone italiane saranno colpite da piogge e nuove perturbazioni.
Meteo in Italia: maltempo fino al 20 marzo 2025
Le condizioni meteo di questi giorni sull’Italia hanno confermato la tendenza alla pioggia e all’instabilità. Secondo il meteorologo Antonio Sanò de ilmeteo.it, tale condizione è destinata a durare per i prossimi dieci giorni arrivando circa al 20 di marzo 2025. Per l’esperto la “parola d’ordine” è “pioggia”, almeno alla data prima citata, ovvero il giorno dell’equinozio di primavera quando poi potrebbe esserci una svolta.
Ciclone iberico e aria fredda: le previsioni e le zone colpite
Secondo Sanò, fondatore di www.ilmeteo.it, “l’Italia sta entrando in una lunga fase caratterizzata dal continuo passaggio di perturbazioni atlantiche, pilotate da un centro depressionario situato poco distante dal Portogallo”. In questo senso grandi protagonisti sarano il “ciclone iberico” che sarà “continuamente alimentato e rinvigorito dall’aria fredda proveniente dal Circolo Polare Artico, che scorrerà sul bordo orientale di un anticiclone posizionato tra Islanda e Groenlandia”.
Tale situazione porterà l’Italia ad essere colpita “in pieno dalle correnti umide sud-occidentali, che porteranno una serie di perturbazioni”. Le zone che verranno colpite saranno soprattutto “quelle settentrionali e quelle centrali tirreniche, con alternanza di fenomeni in Sardegna e Campania. Su queste regioni pioverà abbondantemente, con possibilità di nubifragi in Liguria e lungo le coste tirreniche”.
Oltre alla pioggia, attenzione anche alla neve e al vento. “La neve cadrà copiosa sulle Alpi, ma generalmente solo sopra i 1300 metri, a quote inferiori solo sui confini con l’estero” mentre per quanto concerne il vento, esso “soffierà via via più intensamente, alternando Libeccio e Scirocco. Le raffiche potrebbero raggiungere anche i 70 km/h, provocando mareggiate sulle coste esposte”.
