Il generale Marco Bertolini risponde a Luciana Littizzetto dopo la sua battuta sui soldati italiani: ecco cosa ha detto.
Luciana Littizzetto torna a far discutere: non solo la letterina a Ursula von der Leyen, ma anche la battuta sui soldati italiani che fanno “cagarissimo a combattere” ha sollevato un vero polverone. Il generale Marco Bertolini non ha esitato a replicare a Il Giornale. Ecco cosa ha detto alla comica.
Il valore dei soldati italiani nella storia
Il generale rifiuta la narrazione del soldato italiano incapace e ricorda il sacrificio delle generazioni passate: “Probabilmente nelle generazioni precedenti alla nostra ci sarà stato molto probabilmente un Litizzetto col fucile in mano, magari col pennacchio sul chepì, che non ha fatto cagarissimo nessuno“. Sottolinea come molti abbiano combattuto nelle guerre di indipendenza, nelle guerre mondiali e in altre battaglie che hanno segnato la storia d’Italia.
Inoltre, afferma: “Magari, anzi, ci ha pure lasciato la pelle o, chissà, una gamba o un braccio, senza il quale la cura dei campi dopo il congedo è diventato ancora più penoso. E più difficile la cerca del pane quotidiano per sé e per la famiglia“. E aggiunge che, se Lucina Littizzetto non ritiene necessario rendere omaggio a questi sacrifici, “ci penseranno altri a rendergli omaggio: gli Italiani“.
La replica del generale alla battuta di Luciana Littizzetto
Il generale Bertolini ha espresso il suo dissenso verso la comica, inoltre, dichiarando: “Non ci vedo niente di spontaneo nello sbotto di cattivo gusto della Litizzetto con il quale ha affermato che come italiani faremmo ‘cagarissimo’ in guerra“. Secondo il militare, non si tratta di una semplice battuta, ma di un modo per ottenere facili consensi attraverso l’uso della parolaccia.
“Da attenta professionista della risata facile, sa che la parolaccia scatena sempre l’applauso del popolo bue al quale si rivolge, soprattutto se fiorita sulla bocca di una Signora“, afferma. Inoltre, evidenzia come questa dichiarazione arrivi in un momento particolare. “La volgare irrisione delle nostre virtù militari arriva nel momento giusto per assecondare gli strepiti di molti tra i più spregiudicati dei politicanti nostrani“, conclude.
