Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni: “Peggio delle cavallette"
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Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni: “Peggio delle cavallette, è il primo dazio”

primo piano di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte accusa Giorgia Meloni della crisi industriale e la definisce “primo dazio” per l’Italia. Ma sui social arriva la dura replica.

Negli ultimi giorni, il dibattito politico italiano si è infiammato nuovamente. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha lanciato un duro attacco alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con dichiarazioni che non sono passate inosservate. L’ex premier ha denunciato la crisi industriale in corso, accusando il governo di immobilismo e di aver compromesso la crescita del Paese.

Ma cosa sta accadendo realmente? Il contesto economico italiano è tutt’altro che stabile: la produzione industriale è in calo da mesi, l’inflazione pesa sulle imprese e le politiche europee sui dazi potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. In questo scenario, Conte ha deciso di puntare il dito contro l’attuale esecutivo, sostenendo che l’Italia sia tornata ai livelli del Covid senza che vi sia una pandemia in corso.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte – newsmondo.it

Il duro affondo di Conte: accuse e previsioni catastrofiche

Secondo il leader del M5S, «Qui è allarme rosso totale, non c’è più tempo. Oggi compie due anni il crollo dell’industria italiana: 24 mesi consecutivi di caduta libera della produzione industriale. Siamo tornati ai livelli del Covid – senza che ci sia un virus o una pandemia tra noi – vanificando la virtuosa ripresa che avevamo costruito».

Tra le principali accuse mosse dal pentastellato, spiccano:

  • La mancanza di misure concrete per la crescita economica
  • L’abbandono del piano Transizione 4.0, che avrebbe dovuto supportare innovazione e sostenibilità nelle imprese
  • L’aumento dei costi dell’energia, che penalizza gli imprenditori italiani rispetto ai competitor europei
  • Il rischio crescente di chiusure e licenziamenti in numerosi settori strategici

Ma il passaggio più forte arriva quando Conte definisce la premier «il primo dazio» che l’Italia deve pagare, paragonando il governo attuale a un’invasione di cavallette: «Purtroppo il primo dazio ce l’abbiamo in casa e si chiama Giorgia Meloni: con questa presidente che non doveva ‘disturbare chi vuole fare’ siamo arrivati a 26 mesi su 27 di imprese col segno meno sulla produzione. Non hanno fatto una misura per la crescita, hanno devastato le misure come Transizione 4.0 con cui avevamo dato una spinta su innovazione e energia alle imprese, sono rimasti a guardare mentre gli imprenditori italiani pagavano il 40% in più sulle bollette rispetto a quelli degli altri Paesi europei, mentre raddoppiano i lavoratori a rischio ai tavoli di crisi. Questi incapaci al governo sono peggio delle cavallette, ma nessuno chiede scusa o si dimette».

La replica sui social: il contrattacco su Superbonus e debito pubblico

Le parole di Conte hanno scatenato un’ondata di reazioni sui social, ma non tutte a suo favore. Molti utenti e analisti hanno ricordato al leader pentastellato il peso delle sue stesse politiche quando era a Palazzo Chigi. Il Superbonus 110%, una delle misure simbolo del suo governo, è stato indicato come una delle cause principali dell’aumento del debito pubblico italiano, creando un buco nei conti dello Stato.

Anche le sue ultime dichiarazioni sulle spese militari hanno sollevato polemiche. Conte ha infatti accusato il governo Meloni di pensare solo ad aumentare le spese per la difesa: «Pensano solo a investire 30-35 miliardi a debito in più in armi. Addirittura il ministro Urso pensa a come trasformare la filiera dell’automotive per passare magari dalla produzione di automobili a carri armati e missili». Come riportato da liberoquotidiano.it

Tuttavia, molti hanno ribattuto ricordando che anche durante il mandato di Conte l’economia italiana abbia subito momenti di forte difficoltà, con scelte politiche spesso contestate sia da destra che da sinistra.

Mentre il dibattito continua a divampare, una cosa è certa: il clima politico italiano è sempre più teso e la campagna elettorale, anche se non ufficialmente iniziata, sembra già entrata nel vivo.

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ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2025 13:12

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