L’intervento di Giorgia Meloni alla Camera in vista del Consiglio Europeo: Ue, riarmo e le trattative per la pace in Ucraina condotte da Trump e Putin.
Al netto del silenzio contestatole da Renzi nelle scorse ore, Giorgia Meloni è intervenuta in Aula alla Camera in vista del Consiglio Europeo al via domani. La Premier ha avuto modo di spiegare la posizione del Governo in merito ai temi caldi dell’attualità nostrana e internazione con particolare focus sull’Ue, il riarmo dell’Europa e il dialogo per la pace in Ucraina tra Trump e Putin.
Giorgia Meloni e la compattezza del Governo
Nei primi passaggi del suo intervento alla Camera, Giorgia Meloni ha voluto ribadire la solidità del Governo e la compattezza della maggioranza a fronte dell’assenza dei ministri della Lega, compreso Salvini. “La compattezza del governo non è data dalla presenza dei ministri in Aula, anzi ho detto spesso che quando sono impegnati in altre vicende fanno bene a fare il loro lavoro, penso che dare risposte ai cittadini sia molto più importante che fare compagnia a me, me la posso cavare da sola”, le forti parole della Premier.
La telefonata Trump-Putin per la pace in Ucraina
Breve commento anche sulla situazione legata alle trattative per la pace in Ucraina e la telefonata intercorsa tra il presidente Usa, Trump, e il numero uno russo, Putin. La Meloni ha spiegato che si sia trattata di “una lunga conversazione tra il presidente Donald Trump e il presidente Vladimir Putin: tra i punti discussi c’è l’ipotesi di un parziale cessate il fuoco limitato alle infrastrutture strategiche” Per la premier si parla di “un primissimo spiraglio che va nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky” che avverrà a Gedda.
Ue e riarmo Europa
La Meloni si è poi concentrata sull’Unione Europea e il riarmo voluto da Ursula von der Leyen: “La Ue si deve occupare meglio di meno cose” perché la volontà di regolamentare tutto ci ha impedito di affrontare le cose importanti. Serve un’Europa più efficace nel dare risposte”.
“La posizione del governo è chiara, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni, il governo aveva chiesto lo scorporo delle spese difesa dal calcolo del Patto di stabilità. Oggi però non possiamo non porre il problema che l’intero Piano presentato dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen si basa quasi completamente del debito nazionale degli Stati”, ha spiegato la Premier.
Poi sul ReArm Europe. “È la ragione per cui stiamo facendo altre proposte, perché ci aiuta scomputare le spese, però dall’altra parte una priorità deve essere favorire gli investimenti privati su questa materia. Con Giorgetti abbiamo elaborato una proposta che ricalca l’Invest Eu, con garanzie europee per investimenti privati e cerchiamo di rendere questo piano maggiormente sostenibile. Ma la posizione mi pare chiara”.
Tra i vari passaggi del suo intervento, la Meloni ha anche detto al termine delle sue repliche alla Camera: “Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia”, leggendo alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene.
