Pierre Waché convocato a Londra per una riunione urgente con i vertici Red Bull. La crisi tecnica emersa in Bahrain preoccupa la scuderia.
Il Mondiale di F1 2025 sembrava iniziare sotto i migliori auspici per la Red Bull Racing. Il dominio tecnico mostrato a Suzuka da Max Verstappen aveva ridato fiducia a Milton Keynes, illudendo tifosi e analisti che il gap con McLaren fosse stato ricucito. Eppure, il passaggio dal Giappone al Bahrain ha portato con sé una brusca frenata, mettendo a nudo una serie di criticità latenti.

Da Suzuka al Bahrain: un crollo tecnico inaspettato
Il weekend in Medio Oriente si è trasformato in un incubo: Verstappen non è andato oltre il settimo tempo in qualifica, e in gara ha dovuto lottare più con la macchina che con gli avversari. Il bilanciamento precario, i problemi in frenata e una strategia di gomme inefficace hanno messo in difficoltà anche un pilota del suo calibro. E non è stato il solo: la stessa RB21 ha mostrato evidenti segni di involuzione tecnica, faticando a restare nella zona punti.
Comitato di crisi convocato: Pierre Waché torna in sede
È in questo contesto che si inserisce una notizia che, inizialmente, è passata sotto traccia. Pierre Waché, direttore tecnico del team, è stato avvistato all’aeroporto di Manama subito dopo la gara, diretto verso Londra. Non si tratta di un semplice rientro alla base, ma della partecipazione a una riunione d’emergenza convocata dai vertici della scuderia austriaca.
Secondo quanto riportato da fonti vicine al team, nella sede di Milton Keynes è stato indetto un comitato di crisi. All’incontro hanno partecipato figure chiave come Christian Horner e Helmut Marko, chiamati a fare il punto su una situazione che rischia di compromettere l’intera stagione. La presenza di Waché è indicativa: si cercano risposte concrete su un progetto tecnico che, al momento, sembra aver perso la direzione.
Alla luce di quanto accaduto in Bahrain e delle tensioni interne (come il presunto scontro tra il manager di Verstappen e Marko), la Red Bull sta cercando in ogni modo di invertire la rotta. L’obiettivo è chiaro: non perdere Verstappen e tornare a competere al vertice. La riunione di Londra potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo. O il preludio a una rottura storica.