Mario Giordano: il commento su Putin e la Cina a Fuori dal Coro
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Mario Giordano, duro sfogo in tv: la “difesa” di Putin e “l’abbraccio” alla Cina

Mario Giordano parla con microfono

Senza peli sulla lingua, Mario Giordano a ‘Fuori dal Coro’ ha analizzato alcune tematiche caldissime dell’attualità internazionale.

Dopo aver svelato la “ridicola” arma segreta contro i dazi di Trump, Mario Giordano è tornato a parlare delle vicende legate all’attualità internazionale con particolare riferimento alle vicende legate alla guerra ma anche ai rapporti commerciali movimentati di questo ultimo periodo. Personaggi chiamati in ballo dal giornalista durante l’ultima puntata di ‘Fuori dal Coro’ sono stati Putin e la Cina, nello specifico Xi Jinping.

Mario Giordano con gli occhiali
Mario Giordano – newsmondo.it

Mario Giordano: lo sfogo e la “difesa” di Putin

Durante l’ultima puntata di ‘Fuori dal Coro’ su Rete 4, Mario Giordano ha avuto modo di soffermarsi su alcune delle tematiche di maggiore rilievo a livello internazionale. Il discorso del giornalista e conduttore della trasmissione è stato incentrato sulla guerra, quella a livello militare contro la Russia ma anche quella commerciale che riguarda gli Stati Uniti ma soprattutto la Cina.

La sottolineatura di Giordano è andata “in difesa” del leader del Cremlino o per lo meno l’intento è stato quello di sottolineare come Putin non sia il solo a comportarsi in una certa maniera. In questa ottica la domanda che si è posto il presentatore è stata una: “Perché tutti danno contro a Putin e non fanno lo stesso con la Cina?”.

“Dobbiamo essere contro la Russia di Putin: autocrazia, minaccia i valori occidentali, con la volontà di espansione e la potenza militare. Ma non sono le stesse cose che si possono dire della Cina di Xi Jinping?”, ha tuonato il giornalista.

Il controsenso dell'”abbraccio” alla Cina: il video

Giordano ha quindi spiegato la sua visione: “(La Cina ndr) Non è forse un’autocrazia, non minaccia i valori occidentali, non c’è la minaccia di espansione? E allora perché con Putin dobbiamo spendere 800 miliardi di euro per fargli la guerra e invece con Xi Jinping corriamo lì ad abbracciarlo. Perché? Perché con un autocrate non si può nemmeno parlare e con l’altro autocrate, invece, non solo si può parlare ma ci si butta anche tra le sue braccia. Tra le braccia dei cinesi…”, ha detto sottolineando il controsenso a ‘Fuori dal Coro‘.

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ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2025 13:12

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