Elly Schlein accusa Netanyahu di portare avanti un “disegno criminale”: l’appello all’Italia e alla comunità internazionale.
Mentre procede la sfida contro Giuseppe Conte sul referendum dell’8 e 9 giugno, la segretaria del Pd Elly Schlein torna a intervenire con parole nette e durissime contro il governo di Benjamin Netanyahu. Una presa di posizione che trova delle similitudini nelle recenti parole di Liliana Segre. Ecco cosa ha detto.
La posizione di Liliana Segre
In parallelo, si è fatta sentire anche la voce della senatrice a vita Liliana Segre, in un’anticipazione del suo nuovo libro Non posso e non voglio tacere. Riflessioni di una donna di pace. La senatrice, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha condannato con forza il terrorismo islamico: “Trovo mostruoso il fanatismo teocratico e sanguinario di Hamas e delle altre fazioni terroristiche che hanno provocato la nuova guerra“.
Ma non solo, la sua condanna tocca anche il governo di Tel Aviv. “Senza con questo confondere un esecutivo democraticamente eletto con un gruppo terroristico, sento anche una profonda repulsione verso il governo di Benjamin Netanyahu e verso la destra estremista, iper-nazionalista e con componenti fascistoidi e razziste al potere oggi in Israele“.
L’attacco di Elly Schlein sul “disegno criminale”
La segretaria del Partito Democratico, come riportato da Il Sole 24, ha lanciato un’accusa durissima verso Benjamin Netanyahu. “Quello che Netanyahu sta portando avanti è un disegno criminale, non ci sono altre parole per definirlo e si deve fermare“, ha dichiarato Elly Schlein, esprimendo una condanna totale per le azioni dell’esecutivo israeliano.
Ha poi rivolto un appello diretto alla comunità internazionale e al Governo italiano, sollecitandoli a intervenire: “La comunità internazionale e il Governo italiano devono fare tutto ciò che è in loro potere per fermare questo disegno di occupazione totale e di deportazione forzata dei palestinesi da Gaza“.
Il riferimento è chiaramente alle operazioni militari in corso e alle gravi condizioni in cui versa la popolazione civile della Striscia. “Bisogna far sì che tutti gli aiuti umanitari arrivino ad una popolazione stremata da un massacro che è in corso da troppo tempo“, ha concluso.
