L’ex coach di Jasmine Paolini, Renzo Furlan, commenta le voci su Sinner e critica duramente l’appello della WADA: “Una porcheria”.
Il mondo del tennis italiano si prepara con entusiasmo agli Internazionali d’Italia, mentre riflettori e discussioni si accendono intorno ai protagonisti. Tra questi, Jannik Sinner resta al centro dell’attenzione: reduce da tre mesi di stop, è pronto a tornare in campo ma con qualche ombra mediatica da dissipare. Accanto a lui, si fanno largo anche le voci su chi potrebbe affiancarlo nel team tecnico, dopo l’annunciato addio di Darren Cahill.
In questo clima, torna a parlare Renzo Furlan, ex numero 19 al mondo, Coach dell’anno WTA 2024 e già allenatore di nomi illustri come Francesca Schiavone, Simone Bolelli e, fino a poco tempo fa, Jasmine Paolini. La sua esperienza e il suo sguardo sul tennis italiano lo rendono una voce autorevole, capace di raccontare senza filtri sia il passato recente sia gli scenari futuri.

La fine del rapporto con Jasmine Paolini
Furlan parte proprio dalla recente separazione da Paolini, spiegando con serenità quanto accaduto: “I rapporti nascono, crescono e poi ad un certo momento è difficile dare sempre cose nuove. Non è finito il rapporto tra di noi perché l’amicizia è rimasta e continuiamo a sentirci. A livello lavorativo credo fosse il momento giusto per separarsi. Lei ha preso questa decisione perché voleva qualcos’altro e sentire nuovi pareri. Secondo me era una scelta molto giusta e quindi ci siamo lasciati in maniera tranquilla e serena”.
Quando gli viene chiesto se sia rimasto sorpreso dalla scelta, risponde con sincerità: “Ni. Ovviamente ad inizio stagione fai dei programmi sull’anno, però eravamo un po’ troppo tirati anche nelle ultime trasferte. C’erano delle difficoltà e quindi credo che alla fine prima che diventasse pesante il rapporto, siano state fatte delle scelte giuste. Mettiamola così”.
Le voci su Sinner e la dura critica alla WADA
Inevitabile il passaggio sul nome di Jannik Sinner, con rumors che avevano ipotizzato un ingresso di Furlan nel team dell’altoatesino. Ma qui l’ex tennista è netto: “Quella su Sinner ovviamente è una stupidaggine che girava sul web, assolutamente non vera”.
Ma non si ferma alla smentita. Parla anche della pressione che grava sul numero uno italiano, lodandone la forza: “Questi giocatori qui hanno talmente tanta qualità e voglia di giocare che fanno quello che fanno perché adorano il tennis, che è la loro vita”.
Il tema si fa più serio quando si tocca la vicenda legata all’appello presentato dalla WADA. Furlan non usa mezzi termini: “La giustizia a volte segue strade contorte e venire squalificati sarebbe stato un danno pazzesco. Vivere da una parte avendo l’obiettivo di dare il 100% e dall’altra dover gestire una situazione così complessa rischia di farti travolgere dallo stress. Lui comunque ha gestito tutto alla grande”.
E ancora, sulla qualità umana di Sinner: “Le ho etichettate come uscite ignoranti, perché ho letto tutte le carte e conosco il ragazzo e la sua etica straordinaria. Quindi le ho bollate come ignoranti, perché erano tali. Anche chi ha parlato di disparità, sono interventi ignoranti perché Jannik ha fatto tutto seguendo quanto concesso dai regolamenti e nei tempi consoni. Ha fatto quello che era giusto fare”.
Infine, la frase più forte, che chiude il discorso e lancia un messaggio chiaro: “L’appello della Wada è stata una porcheria”.