Il ministro Urso propone un accordo a dazi zero tra l’Unione Europea e gli Emirati Arabi Uniti, puntando su connettività, AI e investimenti.
L’economia globale è sempre più segnata dalla ricerca di nuovi equilibri commerciali, soprattutto verso aree del mondo in forte espansione, tra cui Emirati Arabi e UE. In questo scenario, il Golfo Persico si conferma un crocevia strategico, tanto per la sua posizione quanto per la sua capacità di investimento internazionale. Paesi come gli Emirati Arabi Uniti mostrano un crescente interesse a stringere legami duraturi con l’Europa, e l’Italia si propone come interlocutore privilegiato.

Emirati e Italia: un’alleanza costruita sulla connettività
Durante l’evento Investopia Europe a Milano, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato le potenzialità di questa relazione: “Gli Emirati sono come l’Italia un Paese vocato alla connettività, per motivi anche geografici. E la connettività oggi è tutto”. Un concetto che va ben oltre le infrastrutture fisiche. La connettività è diventata sinonimo di integrazione economica, tecnologica e logistica, e rappresenta la chiave per affrontare le sfide del futuro.
Urso ha anche annunciato: “Oggi annunciamo un accordo per sviluppare un hub in Italia per l’intelligenza artificiale”. Una decisione che apre nuove prospettive di cooperazione tecnologica tra i due Paesi, in un settore considerato cruciale per lo sviluppo economico nei prossimi decenni.
Verso un accordo commerciale a dazi zero
Ma il momento più significativo del suo intervento è arrivato con una proposta destinata a cambiare gli equilibri commerciali tra Europa e Golfo: “Noi consideriamo gli Emirati Arabi Uniti e il Golfo Persico come un partner strategico ed è per questo che abbiamo chiesto alla Commissione europea di finalizzare l’accordo con gli Uae nella logica di zero dazi tra il nostro continente e il loro continente, consapevoli che nei prossimi anni dovremo necessariamente incrementare le opportunità in quelli che sono i mercati in crescita come, ad esempio, anche India, Indonesia, Malesia, Vietnam e Australia”.
Urso ha poi aggiunto: “Nel contempo nei negoziati in corso, dobbiamo puntare a ridurre i dazi – non certo aumentarli – e puntare, anche in questo caso, ad una prospettiva strategica che riunisca l’Atlantico”.
Un’apertura verso una nuova era di integrazione commerciale, in cui gli Emirati si configurano come un vero e proprio partner strategico per il futuro dell’Europa.