Giuseppe Conte attacca la premier Giorgia Meloni per la sua politica estera: «Inaffidabile, persino Trump la evita».
Nel panorama internazionale in continua evoluzione, la coerenza è un elemento cruciale, questo Giorgia Meloni e Giuseppe Conte lo sanno bene. La politica estera dell’Italia, negli ultimi anni, ha oscillato tra allineamenti strategici e colpi di scena che hanno suscitato non poche perplessità tra gli osservatori. Giorgia Meloni, alla guida del governo, ha cercato di costruirsi un’immagine da leader affidabile e decisa. Ma c’è chi, come Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio, contesta duramente questa narrazione.

Italia ai margini: una crisi di coerenza diplomatica
Secondo Conte, il comportamento altalenante del governo italiano rischia di isolare il Paese nei principali contesti multilaterali. «L’Italia deve sempre sedersi ai tavoli per far valere le sue proposte», ricorda l’ex premier, rivendicando un passato fatto di scontri diplomatici diretti e risultati tangibili.
Le accuse di Conte: Trump ignora Meloni, Italia sempre più irrilevante
Nel cuore delle critiche c’è l’approccio di Meloni ai vertici internazionali, come quelli di Kiev e Tirana. «Meloni non era stata proprio invitata e qui, per salvarsi la faccia, ha commesso un grave errore», attacca Conte, sottolineando come l’esclusione dai “Volenterosi” sia un segnale di debolezza e non di scelta strategica.
Il punto più duro dell’intervista arriva però su un nome ben preciso: Donald Trump. «Anche Trump l’ha snobbata», afferma Conte senza giri di parole, aggiungendo che «a livello internazionale le giravolte si pagano pesantemente». Il riferimento è alle posizioni ondivaghe della premier, passata da sostenitrice dell’invio di armi in Ucraina a tentativi di mostrarsi più diplomatica con il cambio di amministrazione USA.
«Con chi stai, Meloni? Con i guerrafondai? Con Trump? O a metà strada?», si chiede l’ex premier, sottolineando come questa ambiguità renda l’Italia «inaffidabile» e destinata a «scomparire». Il tutto come riportato da roma.corriere.it.
Il messaggio è chiaro: la politica estera italiana, così com’è, rischia il fallimento. E secondo Conte, persino chi dovrebbe essere un alleato naturale – come Trump – lo dimostra con un silenzio assordante.