Jannik Sinner si prepara al Roland Garros con tecnologie e metodi nuovi: ecco come funziona il Gps tra le scapole e l’unguento.
Dopo uno stop di tre mesi, Jannik Sinner è tornato protagonista sulla terra rossa di Roma, dimostrando che la sua forma è in netta ripresa. La finale persa per un soffio contro un avversario ostico ha comunque dato indicazioni importanti in vista del Roland Garros, il secondo Slam dell’anno. La sfida più attesa? Quella con Carlos Alcaraz, il giovane talento spagnolo che con il suo gioco esplosivo è diventato l’uomo da battere. Ma per colmare quel sottile margine tra lui e il murciano, Sinner ha deciso di affidarsi a qualcosa in più del semplice allenamento.

Il ritorno di Sinner e la rincorsa al Roland Garros
Il quartier generale di Montecarlo è diventato un laboratorio d’innovazione, dove si affinano dettagli invisibili agli occhi del grande pubblico. La chiave? Tecnologia, scienza e una curiosa attenzione ai gesti più istintivi, come annusare un unguento prima dell’allenamento.
Sotto la maglia un laboratorio, sul polso un rituale
Durante gli Internazionali d’Italia, gli spettatori più attenti hanno notato una particolarità: una scatoletta infilata tra le scapole, sotto la maglia nera indossata dal numero uno italiano. Molti l’hanno chiamato Gps, ma in realtà è molto di più. Il dispositivo, dotato di accelerometro triassiale, magnetometro e sensore per la frequenza cardiaca, raccoglie dati in tempo reale sull’attività fisica di Sinner: ogni scatto, ogni cambio di direzione, ogni sforzo cardiaco viene registrato per poi essere analizzato dal team. È lo stesso sistema utilizzato in sport ad alta intensità come il calcio e il rugby, e che ora si fa strada anche nel tennis.
Ma non è tutto. In allenamento, Sinner ha adottato un rituale tanto curioso quanto efficace: un unguento spalmato e annusato dai polsi. La sostanza, probabilmente a base di arnica e artiglio del diavolo, aiuta a preparare muscoli e tendini allo sforzo e può anche attivare il sistema neurovegetativo. Un gesto rapido, ma studiato, che testimonia quanto ogni dettaglio conti.
Jannik Sinner è il primo tennista professionista noto ad aver integrato stabilmente questo tipo di tecnologia avanzata nei suoi allenamenti. E con la mente già focalizzata su Parigi, ogni dettaglio – dal Gps sotto la maglietta all’unguento misterioso sui polsi – può fare la differenza nella rincorsa alla gloria del Roland Garros.