Il piano Crosetto: ecco come deve difendersi l'Italia
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Il piano Crosetto: ecco come deve difendersi l’Italia

Guido Crosetto

Il ministro Guido Crosetto propone un “Patto europeo per la Difesa” per rafforzare la sicurezza dell’UE. Gli obiettivi.

Negli ultimi anni, l’Europa si è trovata ad affrontare minacce sempre più complesse, lo sa bene il ministro Guido Crosetto: l’aggressione russa all’Ucraina, le tensioni in Medio Oriente, la competizione per il controllo delle risorse strategiche. Questo scenario richiede una riflessione urgente sul ruolo dell’Unione Europea nella sicurezza globale.

Guido Crosetto
Guido Crosetto – newsmondo.it

La crescente instabilità globale e la necessità di una risposta europea

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, in un’intervista rilasciata a iltempo.it, sottolinea con chiarezza: «Come nazione corriamo molti pericoli perché viviamo tempi di cambiamenti velocissimi degli scenari economici, sociali, tecnologici, industriali e geopolitici». In questo nuovo ordine mondiale, «la competizione sarà senza esclusione di colpi e, purtroppo, potrebbe porsi anche sul piano militare».

Crosetto mette in guardia sul fatto che «da soli ci sarà impossibile affrontare i costi per sostenere molte di queste sfide ed i rischi connessi alle contrapposizioni». Da qui, l’urgenza di rafforzare non solo la NATO, ma anche la coesione interna europea per costruire una Difesa comune credibile.

Il Patto europeo per la Difesa: la proposta italiana

Proprio in questa direzione si muove l’iniziativa E5, che riunisce i ministri della Difesa di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Polonia. Durante l’incontro ospitato dal Ministero della Difesa italiano, Crosetto ha affermato: «L’E5, il nuovo e innovativo formato di ministri della Difesa […] nasce per imprimere una spinta politica forte alla costruzione di una difesa europea più credibile e coesa».

L’obiettivo condiviso dai Paesi E5 è chiaro: «aumentare gli investimenti, portandoli almeno al 2% del PIL, come richiesto dalla Nato e come previsto dalla “Strategic Compass” europea». Ma non solo. Si punta a «rafforzare l’industria europea della difesa, attraverso progetti comuni, interoperabilità tecnologica e investimenti nel Fondo Europeo per la Difesa (Edf)».

Nel corso dell’intervista a iltempo.it, Crosetto ha lanciato una proposta concreta: «una sorta di “Patto europeo per la difesa” che preveda impegni comuni, incentivi finanziari e un maggiore coordinamento industriale». Un’iniziativa nata dalla consapevolezza che «oggi l’Ue ha 17 diversi tipi di carri armati e 29 modelli di fregate, contro i 3 e 4 rispettivamente degli Stati Uniti», una frammentazione che limita l’efficacia operativa e aumenta i costi.

Come affermato da Crosetto su iltempo.it, «l’E5, senza eccessivi clamori ma con un grande e serio lavoro comune, è già oggi il volano della nuova Difesa Ue». Un progetto ambizioso, ma necessario, per dare all’Europa gli strumenti per difendere i propri valori, territori e cittadini in un mondo sempre più instabile.

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ultimo aggiornamento: 25 Maggio 2025 9:40

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