Leone XIV lancia un messaggio contro femminicidi, guerre e nazionalismi. Il riferimento a Benedetto XVI e Papa Francesco.
Dopo l’incontro con il presidente Sergio Mattarella, Papa Leone XIV è tornato a parlare pubblicamente in occasione della messa di Pentecoste celebrata in piazza San Pietro. Il pontefice ha colto il momento del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Nuove Comunità per lanciare un appello potente contro le guerre, i femminicidi e le chiusure generate dai nazionalismi

Papa Leone XIV contro le guerre, i femminicidi e i nazionalismi
Durante la celebrazione, come riportato da Sky News, Papa Prevost ha espresso con chiarezza il dolore per i femmincidi, sottolineando: “Penso con molto dolore a quando una relazione viene infestata dalla volontà di dominare sull’altro, un atteggiamento che spesso sfocia nella violenza, come purtroppo dimostrano i numerosi e recenti casi di femminicidio“.
Ha poi allargato lo sguardo al piano globale, denunciando “il tragico segno” dei conflitti “che agitano il nostro pianeta“. In questo contesto ha invocato “all’amore e alla pace per aprire le frontiere, abbattere i muri e dissolvere l’odio“.
Il pontefice ha evidenziato come “dove c’è l’amore non c’è spazio per i pregiudizi, per le distanze di sicurezza che ci allontanano dal prossimo, per la logica dell’esclusione che vediamo emergere purtroppo anche nei nazionalismi politici“.
Il riferimento a Papa Francesco e Benedetto XVI
Nel suo discorso ha richiamato le parole di Papa Francesco del maggio 2023: “Oggi nel mondo c’è tanta discordia, tanta divisione. Siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi (…)”. Commentando, ha aggiunto: “E di tutto questo sono tragico segno le guerre che agitano il nostro pianeta“.
Infine, citando Benedetto XVI, ha ribadito: “La Chiesa deve sempre nuovamente divenire ciò che essa già è: deve aprire le frontiere fra i popoli e infrangere le barriere fra le classi e le razze“. E ha concluso: “Lo Spirito Santo viene a sfidare, in noi, il rischio di una vita che si atrofizza, risucchiata dall’individualismo“.