L’ultimatum di Donald Trump all’Iran e la replica della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei. Alta tensione internazionale.
Donald Trump aveva già messo in chiaro la propria posizione in merito a quanto sta accadendo tra Israele e Iran invitando tutti ad evacuare Teheran. Adesso, il tycoon ha dato un ultimatum agli iraniani invitandoli alla resa incondizionata. Una situazione che ha generato una forte replica della Guida Suprema, Ali Khamenei, che sembra essere di parere opposto.

Trump chiede la resa incondizionata dell’Iran
La situazione di tensione tra Israele e Iran si conferma di primissimo piano anche per gli altri Paesi che si trovano ad osservare quanto sta accadendo in Medio Oriente. In questo senso si sperava potesse esserci una svolta dopo l’ultimatum di Donald Trump che ha chiesto “una resa incondizionata” di Teheran e ha lasciato filtrare che gli Stati Uniti sarebbero potuti intervenire al fianco dell’alleato.
Un avviso che è parso come una minaccia e che ha portato la sponda iraniana a replicare con forza tramite la Guida Suprema Ali Khamenei.
La risposta di Khamenei
“La battaglia ha inizio“. Sarebbero state queste le parole della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, che ha replicato alle minacce del presidente americano, Donald Trump, in merito ad “una resa incondizionata”.
Lo stesso Khamenei ha poi aggiunto sui social: “Alì ritorna a Khaybar. Con l’aiuto di Allah la Repubblica Islamica trionferà sul regime sionista per volontà di Dio”, una frase a cui si aggiunge anche un’immagine di un uomo armato di spada che supera il cancello di un castello mentre il cielo è illuminato da fulmini.
La mossa della Cina
Intanto la situazione di conflitto tra Israele e Iran ha portato anche la Cina a compiere la sua prima mossa. L’ambasciata cinese in Iran, infatti, ha organizzato la prima evacuazione di connazionali da Teheran, di fronte al peggioramento della crisi in Medio Oriente. A rendere nota la volontà asiatica sono stati i media statali di Pechino, secondo cui l’opzione scelta per il momento è quella “della via del trasporto via terra, per raggiungere il confine con il Turkmenistan”.