Episodio controverso verso Giorgia Meloni e Donald Trump durante un corteo a Napoli contro le recenti mosse USA e il sostegno italiano.
Il tanto contestato rapporto tra la Premier Giorgia Meloni e il presidente americano Donald Trump torna ad essere al centro delle notizie di attualità e cronaca specie in questi giorni delicati di conflitto internazionale. Sui social, alcuni attivisti hanno mostrato quanto avvenuto durante un corteo di protesta a Napoli per dire no ai crimini di guerra e alla posizione “di silenzio” del Governo italiano.
La protesta contro Trump e Meloni
Nelle scorse ore è andata in scena una manifestazione di protesta da parte di alcuni attivisti contro i recenti fatti che stanno coinvolgendo il mondo intero in merito alla guerra tra Israele, Iran e Stati Uniti. Nello specifico, l”ex Opg Je so pazzo’ ha fatto vedere sui social alcuni momenti dell’ultima protesta con la quale si è cercato di “contestare i crimini di guerra commessi da Trump” e anche il silenzio del governo Meloni che sarebbe “pronto a rispondere ‘signorsi’ agli ordini della Casa Bianca”.
Il video della gigantografia bruciata
In questo senso, nella pagina social prima citata è stato mostrato un video di quanto accaduto a Napoli dove è stata data alle fiamme una gigantografia che ritraeva Donald Trump e Giorgia Meloni. “Ci hanno impedito di presidiare il consolato Usa, ora ci muoviamo in corteo verso il consolato”, si sente dire durante la protesta. “Bruciamo gli accordi della guerra”, si sente ancora e si legge nel post condiviso sulla pagina dell’ex Opg Je so pazzo.
“Abbassare le armi, alzare i salari. Disarmiamoli”, è un altro striscione mostrato durante la manifestazione recente che ha fatto seguito anche a quella di Roma, come spiegato dalla stessa pagina social. “Non permetteremo al governo Meloni di spendere miliardi in armi. Siamo pronti a costruire un opposizione reale, un opposizione senza mezzi termini e che metta al centro i bisogni delle persone”, è stato un altro messaggio lanciato in occasione delle proteste.
