Tutti contro Giorgia Meloni, ma la Premier risponde a tono e quando non lo fa lei ci pensa il suo partito, Fratelli d’Italia. Ecco l’ultima foto emblematica.
Il grande traguardo raggiunto da Giorgia Meloni in merito ai giorni al governo non è passato inosservato. La Premier, infatti, è arrivata a ben 989 giorni a Palazzo Chigi superando Giuseppe Conte, attuale leader del Movimento 5 Stelle nonché destinatario, proprio in queste ore, di una cocente “umiliazione” ad opera della Presidente del Consiglio, o meglio, da parte del suo partito, Fratelli d’Italia.

Giorgia Meloni, il record al Governo
Nelle scorse ore, Giorgia Meloni ha raggiunto un importante traguardo con il suo Governo. La Premier, infatti, è arrivata a ben 989 giorni alla guida del Paese andando a superare, in una ipotetica classifica, Giuseppe Conte che si era fermato a 988 con il primo governo e il bis. In questa speciale graduatoria si trova ancora in testa Silvio Berlusconi, con 3.339 giorni distribuiti in quattro governi. A ruota lo seguono Giulio Andreotti (2.678), Alcide De Gasperi (2.591), Aldo Moro (2.279), Amintore Fanfani (1.659), Romano Prodi (1.608), Bettino Craxi (1.353), Mariano Rumor (1.104), Antonio Segni (1.088) e Matteo Renzi (1.024).
La foto della “figuraccia”: scoppia la bufera
Ma proprio il sorpasso fatto dalla Meloni a Conte è stato oggetto delle attenzioni del partito della Presidente del Consiglio, Fratelli d’Italia, che puntalmente ha scelto di “umiliare” a modo suo l’ex Premier, ora numero uno pentastellato. In che modo? Il partito della Meloni ha condiviso sui propri canali social una foto con annessa “figuraccia” di Conte, come l’hanno definita alcuni sostenitori del partito di maggioranza dell’attuale Governo, che in passato si era lasciato andare a delle dichiarazioni errate sulla durata del governo meloniano: “Non dura”, la frase ripresa da FdI e commentata poi in questo modo: “Il governo Conte è durato poco, ma abbastanza da danneggiare l’Italia”.
Sotto al post di FdI si è scatenata una vera e propria querelle di commenti. Una bufera mediatica tra sostenitori del partito della Meloni e altri, forse inflitrati, che non si sono trovati troppo favorevoli a questo stile del partito numero uno d’Italia, fin troppo pungente.