Durante un evento Nexi, Giorgetti invita la Conferenza Episcopale Italiana a valutare l’uso del POS nelle parrocchie per le offerte.
Mentre Pier Silvio Berlusconi incorona Giorgia Meloni e boccia lo Ius Scholae proposto da Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti lancia una proposta che potrebbe cambiare il volto delle offerte in chiesa. Intervenuto durante un evento organizzato da Nexi dedicato ai servizi per il terzo settore, il ministro ha suggerito alla Conferenza Episcopale Italiana di valutare l’introduzione del POS nelle parrocchie, come avviene già in molti altri Paesi.

L’aumento dei Pos in Italia: gli ultimi dati
Negli ultimi anni, come riportato da Wired, i pagamenti digitali in Italia hanno superato il contante, raggiungendo nel 2024 un valore di 481 miliardi di euro. L’aumento del 30% dei POS, la diffusione del contactless e delle app per pagamenti hanno reso più semplice e veloce acquistare senza contanti.
Anche soluzioni come wallet digitali e “Buy now pay later” stanno crescendo. Tuttavia, con la digitalizzazione aumentano anche le frodi online, che solo nell’ultimo anno hanno superato i 180 milioni di euro.
La proposta del ministro Giorgetti per le offerte in chiesa
Durante il suo intervento, aggiunge Adnkronos, Giancarlo Giorgetti ha evidenziato una differenza per le offerte in chiesa tra l’Italia e l’estero: “All’estero normalmente uno lo può fare, invece in Italia questo non è molto d’uso“. Il riferimento è chiaro: in altri Paesi è normale trovare in chiesa dispositivi POS per raccogliere le offerte dei fedeli, mentre nel nostro Paese tale pratica è ancora poco diffusa.
Il ministro ha spiegato che, per poter accettare pagamenti digitali, “la parrocchia deve essere iscritta al terzo settore“. Un requisito che rende necessario un coinvolgimento più diretto da parte della CEI. “Questo è un segnale che mandiamo alla CEI, visto che ogni tanto ci tirano dei pizzicotti, di intensificare questo tipo di presenza“, ha aggiunto sorridendo, rivolgendosi con tono cordiale alla Conferenza Episcopale.
Ha concluso auspicando che il progetto “abbia successo anche nelle parrocchie“, accompagnando le sue parole con “un cordiale saluto al cardinale Matteo Maria Zuppi“.