Conte contro Meloni: “Sparita dopo i dazi USA al 30%”. Rischio per l’Italia fino a 35 miliardi di euro e 200 mila posti di lavoro.
In un contesto internazionale sempre più instabile, l’Italia si trova ad affrontare una sfida economica cruciale: l’introduzione di dazi USA fino al 30% su prodotti europei. Una misura che potrebbe colpire duramente il nostro export, con un impatto stimato fino a 35 miliardi di euro e la perdita di quasi 200 mila posti di lavoro. In questo clima di incertezza, Giuseppe Conte ha lanciato un attacco frontale alla premier Giorgia Meloni.

Il silenzio di Meloni sotto accusa
Attraverso i suoi canali social, il presidente del M5S ha denunciato l’assenza della premier con toni sarcastici e duri: “Chiamate ‘Chi l’ha visto’ per trovare Meloni. Abbiano l’umiltà di ascoltarci e confrontarsi: l’Italia e l’Europa sono più forti e grandi di come le hanno ridotte in questi mesi”. Conte accusa Meloni di aver sbandierato un ruolo chiave nei rapporti con Trump per evitare i dazi, ma di essersi eclissata nel momento critico: “Dopo aver sbandierato un suo ruolo centrale nelle trattative con Trump per zero dazi, ora che arrivano le letterine con i dazi al 30% Meloni è sparita: niente video, niente post per spiegare ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese”.
L’ex premier definisce l’atteggiamento della leader di Fratelli d’Italia come “la classica e vecchia politica. Aspetta che passi la nottata senza metterci la faccia, in attesa del prossimo complotto immaginario da sbandierare, di qualcuno a cui dare la colpa dei propri fallimenti”. Come riportato da ansa.it
I rischi economici e l’appello alla responsabilità
Conte sottolinea che la situazione attuale è il frutto di scelte sbagliate e della mancanza di una strategia chiara: “La tattica sposata da Meloni di abbassare la testa su tutto ha peggiorato la situazione. Sarebbe un primo passo ammetterlo”. E ancora, rincara: “Quanto fatto dalla premier è stato un irresponsabile cedimento, una resa totale che ci ha privato di qualsiasi potere negoziale. Solo degli incapaci potevano accettare tutte le richieste di Trump e svendere il proprio Paese”.
Il leader del M5S accusa Meloni di aver sottovalutato la pericolosità della partita commerciale con Washington: “E adesso ci ritroviamo con la concreta prospettiva di dazi al 30%, che potrebbero costarci sino a 35 miliardi e quasi 200mila posti di lavoro”. Secondo Conte, non servivano grandi doti negoziali, ma semplicemente “affrontarla con forza e dignità”.
Il monito di Conte si inserisce in un quadro politico in cui le opposizioni chiedono chiarezza e la difesa concreta degli interessi italiani. Meloni, accusata di aver promesso troppo e ottenuto poco, è chiamata ora a dare risposte a cittadini, imprese e lavoratori.
Chiamate "Chi l'ha visto?" per trovare Meloni. Abbiano l'umiltà di ascoltarci e confrontarsi: l'Italia e l'Europa sono più forti e grandi di come le hanno ridotte in questi mesi.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) July 13, 2025
Dopo aver sbandierato un suo ruolo centrale nelle trattative con Trump per "zero" dazi, ora che… pic.twitter.com/G5HJY1dHP0