La situazione dell’Italia e del Governo di Giorgia Meloni in relazione ai dazi di Trump: parla Tommaso Foti, ministro degli Affari Europei e del Pnrr.
Le nuove mosse di Donald Trump legate ai dazi all’Europa porteranno conseguenze anche per l’Italia. A delineare un quadro della situazione ci ha pensato un fedelissimo di Giorgia Meloni, Tommaso Foti, ministro degli Affari Europei e del Pnrr. Parlando a Repubblica, ecco lo scenario relativo alle tariffe imposte dal tycoon e non solo.

I dazi di Trump e la reazione pacata
Nel corso dell’intervista a Repubblica, Tommaso Foti, ministro degli Affari Europei e del Pnrr, nonché esponente di grande importanza di Fratelli d’Italia, ha avuto modo di parlare di come occorra reagire ai dazi di Trump e di quale debba essere la risposta dell’Europa e quindi anche dell’Italia. “I toni muscolari vanno esibiti alla fine, non adesso. La strategia di Trump è chiara, ma non bisogna reagire in modo sguaiato o non ponderato. Anzi, mai come adesso serve muoversi con molta tattica e capacità negoziale”, ha detto il fedelissimo della Meloni.
“Salta il tavolo”
In questa ottica, il pensiero di Foti è chiaro: se i dazi degli Usa nei confronti dell’Unione Europea arriveranno davvero al 30% “il tavolo salta” ma allo stesso tempo non occorre tirare fuori i muscoli adesso ma piuttosto parlare e trattare.
Secondo Foti l’obiettivo del 10% potrebbe essere realistico ma meglio non sbilanciarsi ancora: “Non parlo di numeri, in questa fase si rischiano solo brutte figure. Credo però che la lettera di Trump, diciamo di natura informativa, nella parte finale lasci trasparire la disponibilità a una trattativa. Ora non dobbiamo farci tirare nello stagno da chi pensa di partire con una guerra commerciale, perché sarebbe veramente molto difficile poi rimettere a posto i cocci”.
Il ministro degli Affari Europei ha poi concluso: “[…] Adesso concentriamoci sull’accordo, perché con una guerra commerciale ci facciamo male tutti”.