Matteo Renzi si esprime su X contro chi rifiuta la logica del voto. “Il merito non è una parolaccia”. I dettagli dell’intervento.
Negli ultimi giorni, un post di Matteo Renzi su X ha riacceso il dibattito sul ruolo del voto nel sistema scolastico italiano. L’ex premier ha preso posizione contro una crescente tendenza tra alcuni studenti a mettere in discussione la valutazione numerica. Le sue parole sono dirette, forti e toccano un punto critico del mondo dell’istruzione.
“Leggo le notizie di qualche studente che rifiuta ‘la logica del voto’ a scuola, alla maturità, all’università. So di toccare un tasto delicato ma io non sono d’accordo: per me è giusto che ci siano i voti, gli esami, le valutazioni. E questa logica del ‘Non voglio essere giudicato’ è folle e assurda. A scuola si prendono i voti: è giusto, è doveroso, è normale.”

Il voto come strumento, non come etichetta
Con queste parole, Renzi mette al centro della discussione un valore che, a suo dire, va recuperato: il merito. Nella sua visione, il rifiuto del giudizio rappresenta un passo indietro nella formazione dello studente come persona e come cittadino.
“E il merito non può essere considerato una parolaccia. Puoi essere bravissimo anche con un’insufficienza o non essere una persona seria anche con il massimo dei voti: una pagella non ti definisce per l’eternità. Ma rifiutare il voto per me è un atto assurdo e ideologico.”
Renzi chiarisce che la valutazione non deve essere vista come un’etichetta definitiva, ma come uno strumento utile per comprendere capacità, limiti e potenzialità. Il voto, se ben utilizzato, permette di sviluppare senso critico, responsabilità e desiderio di miglioramento.
“La filosofia del diciotto politico ha già fatto troppi danni: è giusto essere valutato, è giusto puntare in alto, è giusto provarci e mettersi in gioco.”
Un appello a riscoprire il significato del merito
Secondo Renzi, il problema non sta nel voto in sé, ma nel modo in cui viene percepito. È essenziale superare l’idea che giudicare significhi umiliare. Essere valutati significa crescere, accettare sfide, migliorarsi. Rinunciare al voto sarebbe, secondo l’ex premier, una scelta ideologica che rischia di impoverire l’intero sistema educativo.
Leggo le notizie di qualche studente che rifiuta “la logica del voto” a scuola, alla maturità, all’università. So di toccare un tasto delicato ma io non sono d’accordo: per me è giusto che ci siano i voti, gli esami, le valutazioni. E questa logica del “Non voglio essere…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 19, 2025