Vittorio Feltri commenta l’incontro tra Tajani e la famiglia Berlusconi e mette la “pulce nell’orecchio” al leader di Forza Italia.
Mentre c’è chi dubita sulle “capacità” per una discesa in campo di Pier Silvio Berlusconi, in un recente video pubblicato su Il Giornale, Vittorio Feltri ha commentato l’incontro tra l’attuale leader di Forza Italia, Antonio Tajani, e la famiglia Berlusconi. Con il suo stile diretto, il noto giornalista ha voluto “mettergli la pulce nell’orecchio“, invitando l’attuale vicepremier a non adagiarsi sugli allori e a considerare che il consenso politico “dura finché dura, anche lo spazio di un mattino“.

Com’è andato l’incontro tra Tajani e la famiglia Berlusconi
“Una notizia, non clamorosa, ma che comunque fa molto parlare nell’ambiente politico“, ha esordito Vittorio Feltri, sottolineando come l’incontro abbia suscitato attenzione nei corridoi del potere. Antonio Tajani, oggi alla guida di Forza Italia, si è confrontato con i membri della famiglia Berlusconi per fare il punto della situazione sul partito e sui suoi sviluppi futuri. Secondo il giornalista, “la discussione è filata via liscia” e, al termine dell’incontro, “la famiglia Berlusconi si è dichiarata soddisfatta del lavoro svolto da Tajani“.
Un esito che sembra confermare la leadership del vicepremier, almeno per il momento. Feltri, però, non manca di sottolineare con tono ironico come Tajani “se n’è andato tutto contento, con le mani in tasca e fischiettando perché aveva passato l’esame“. Ma l’osservazione successiva smorza ogni euforia: “Ora però bisognerà vedere cosa succederà alle prossime elezioni. I giudizi sugli uomini politici si danno sempre subito dopo le elezioni, mai prima“.
Vittorio Feltri “mette la pulce nell’orecchio” a Tajani
Vittorio Feltri riconosce a Antonio Tajani di essere “sicuramente è capace di dominare nel gregge di Forza Italia“. Tuttavia, avverte che la soddisfazione espressa dalla famiglia Berlusconi potrebbe non bastare a garantirne la stabilità futura.
Il vero punto del discorso arriva però nel finale, quando il giornalista decide di “mettergli la pulce nell’orecchio” per ricordargli che “queste cose durano finché durano, anche lo spazio di un mattino“. La sua è una chiara esortazione a non adagiarsi, ma ad agire con determinazione: “Dopodiché bisogna rimboccarsi le maniche e fare qualche cosa di serio e definitivo“.