Schillaci revoca il NITAG, Meloni si infuria: “Decisione non concordata”
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Direttore: Alessandro Plateroti

Schillaci revoca il NITAG, Meloni si infuria: “Decisione non concordata”

Giorgia Meloni

Il ministro Schillaci revoca le nomine del Gruppo vaccini. Meloni si dissocia: “Decisione non concordata”.

Una mossa inattesa, che ha riacceso le tensioni interne al governo. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca delle nomine del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG), l’organismo che consiglia il Ministero in materia vaccinale. La decisione, che arriva dopo pochi giorni dalla nomina dei membri, ha suscitato una forte reazione da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – newsmondo.it

Le ragioni della revoca

Il Gruppo NITAG era finito al centro delle polemiche per la presenza di due membri noti per le loro posizioni critiche sui vaccini: il medico veronese Paolo Bellavite e il pediatra toscano Eugenio Serravalle. Una scelta che ha spinto Francesca Russo, dirigente del Dipartimento Prevenzione della Regione Veneto, a rifiutare la nomina all’interno del gruppo, proprio per la presenza dei due esperti contestati.

In risposta alle critiche, il Ministero ha emesso una nota ufficiale: «In particolare, si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del NITAG per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati». E lo stesso ministro Schillaci ha precisato: «La tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini».

La reazione di Giorgia Meloni

Secondo quanto riportato da fonti vicine a Palazzo Chigi, la revoca del NITAG da parte di Schillaci «non era concordata», come avrebbe dichiarato Giorgia Meloni ai suoi collaboratori, come riportato da lastampa.it secondo quanto scrive il quotidiano “La Repubblica”. La premier avrebbe aggiunto: «Noi da sempre crediamo nel pluralismo e nel confronto», lasciando intendere che il gesto del ministro è stato percepito come una scelta autonoma, poco allineata con l’indirizzo politico del governo.

Il clima resta teso, anche perché il NITAG svolge un ruolo cruciale nella definizione delle politiche vaccinali nazionali. Ora, con il nuovo iter di nomina in vista, il governo dovrà cercare un equilibrio tra rigore scientifico, rappresentanza pluralista e stabilità interna.

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ultimo aggiornamento: 17 Agosto 2025 10:14

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