Il motivo dell’elogio del Telegraph a Giorgia Meloni: secondo il quotidiano conservatore britannico, l’Italia supera la Gran Bretagna.
Fino a pochi anni fa, l’Italia era descritta come “il malato d’Europa”. Oggi, però, come riportato da liberoquotidiano.it, secondo il quotidiano conservatore britannico The Telegraph, il nostro Paese ha superato la Gran Bretagna laburista in termini di ricchezza individuale. Nel titolo pubblicato il 14 agosto 2025 si legge chiaramente: “Even Italy is richer than Starmer’s socialist Britain”.
Il giornale riconosce che “non solo gli italiani godono di cibo migliore, clima più mite e dolce vita, ma ora sono anche più ricchi di noi”. Il dato chiave arriva dalla Banca Mondiale, che conferma come, “tenendo conto del costo della vita, il PIL pro capite dell’Italia ha superato quello della Gran Bretagna per la prima volta in questo secolo”.
Una vera inversione di rotta rispetto alle profezie catastrofiste di parte della sinistra, che preannunciavano “spread alle stelle” e “isolamento internazionale”. Al contrario, il quadro attuale mostra un’Italia tra i Paesi più dinamici d’Europa, grazie a un mix di tagli fiscali e pragmatismo politico.
Il modello Meloni convince anche all’estero
Il Telegraph sottolinea che “sotto la guida conservatrice e risoluta di Giorgia Meloni, l’Italia è ora tra i luoghi di residenza più ambiti in Europa, anche per i milionari in fuga dalle misure fiscali del governo laburista”. Questo perché, come aggiunge il quotidiano, “la signora Meloni nutre una simpatia istintiva per le piccole imprese, i lavoratori autonomi e gli agricoltori, che sono ancora la spina dorsale dell’economia italiana”.
L’ambizione, si legge, è quella di “ricreare il miracolo economico del dopoguerra, noto come il boom”, ispirandosi alle politiche di Luigi Einaudi, che portarono l’Italia a crescite annue fino al 10%. Intanto, “il tenore di vita è in aumento”, mentre “in Gran Bretagna è stagnante, in parte a causa dell’immigrazione di massa di lavoratori poco qualificati”.
Un premier sempre più centrale nei dossier globali
In chiusura, il Telegraph smentisce le etichette allarmistiche dei giornali progressisti: “non è affatto quel ‘pericolo fascista’ paventato da certi fogli”, ma piuttosto “una leader liberal-conservatrice che si sta dimostrando solida e rassicurante”. E non solo a livello interno: Meloni “si è ritagliata un ruolo centrale anche nei dossier internazionali, a partire da quello ucraino”, diventando “l’interlocutrice privilegiata di chi conta veramente nella grande partita geopolitica mondiale, il presidente americano, Donald Trump”.
Mentre il mondo osserva e prende appunti sul modello Meloni, in Italia, “la sinistra, priva di idee, continua a criticare a prescindere”. Ma oggi, conclude il Telegraph, se l’Italia è diventata attrattiva per investitori e analisti, “è grazie alla leader di Fratelli d’Italia”.
