La possibile svolta sui voli di Stato a seguito delle vicende che hanno coinvolto anche Ursula von der Leyen. La mossa del Governo Meloni.
Le presunte recenti interferenze russe al GPS del volo su cui viaggiava Ursula von der Leyen potrebbero aver generato importanti conseguenze anche in Italia. Pare, infatti, che il Governo di Giorgia Meloni si stia muovendo per “nascondere” i voli di Stato al fine di contrastare la cosiddetta guerra elettronica ed elettromagnetica.

Il Governo Meloni e l’ipotesi sui voli di Stato “nascosti”
L’ultima idea del Governo di Giorgia Meloni sembra essere chiara: secretare i voli di Stato con lo scopo di migliorare la capacità italiana di fronteggiare la cosiddetta guerra elettronica ed elettromagnetica. Sarebbe questa la mossa italiana, evidenziata da diversi quotidiani tra cui Repubblica e La Stampa, a seguito di un’interferenza di probabile matrice russa che ha messo fuori uso i servizi di navigazione Gps prima dell’atterraggio in un aeroporto bulgaro, dell’aereo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, per compiere le corrette manovre, ha dovuto utilizzare mappe cartacee.
L’obiettivo principale di questa possibile mossa è quello di rendere la vita più difficile ad eventuali sabotatori dotati di disturbatori di frequenze o altri dispositivi elettronici capaci di creare problemi alla strumentazione di bordo. In questo senso, si ragiona anche sulla possibilità di limitare l’accesso ai dati di tracciamento e ai piani di volo degli aerei governativi che attualmente sono, talvolta, disponibili anche online.
Le polemiche
Il tema del “nascondere” in un certo senso i voli di Stato non è certo una novità per il Governo. In questa ottica, va detto, in Italia la polemica è già stata affrontata. In particolare, sul fronte politico, infatti, la Meloni si era trovato a fare i conti con il Movimento 5 Stelle che aveva presentato due interrogazioni parlamentari accusando il Governo di utilizzare tali voli di Stato come “taxi privati”.