È morto Giorgio Armani, icona della moda internazionale. A 91 anni ci lascia il “Re Giorgio”, lo stilista che ha vestito generazioni con uno stile inconfondibile.
Dopo l’addio a Emilio Fede, l’Italia piange un’altra icona: Giorgio Armani si è spento all’età di 91 anni, lasciando un’eredità incalcolabile nel mondo della moda e della cultura popolare. Il suo nome resterà inciso nella memoria collettiva come sinonimo di stile, rigore e modernità. Malato da tempo, aveva saltato per la prima volta le sfilate della sua maison lo scorso giugno.

Addio a Giorgio Armani: i primi passi a Milano e la nascita del suo impero
La storia personale e professionale di Giorgio Armani inizia a Piacenza, dove nasce nel 1934. È il primo di tre figli: dopo di lui nascono Rosanna e Sergio. Nel 1949 si trasferisce a Milano con la famiglia. Dopo aver conseguito la maturità scientifica presso il liceo Leonardo da Vinci nel 1953, si iscrive alla facoltà di Medicina dell’Università Statale, ma tre anni dopo è costretto a interrompere gli studi per svolgere il servizio militare obbligatorio.
Nel 1956 arriva il primo contatto con il mondo della moda: comincia a lavorare come commesso presso la Rinascente, i noti grandi magazzini milanesi. L’incontro decisivo è quello con Nino Cerruti, che lo invita a collaborare per ridisegnare la linea del marchio Hitman.
Nel 1974 lancia “Armani by Sicons“, la prima linea a portare il suo nome, in collaborazione con un marchio di pelletteria. Solo un anno dopo, nel 1975, insieme a Sergio Galeotti, fonda ufficialmente la sua maison.
Il comunicato del gruppo Armani
Con grande dolore, come riportato da TV sorrisi e canzoni, il Gruppo Armani ha comunicato la scomparsa del suo fondatore, Giorgio Armani, spentosi serenamente accanto ai suoi cari. Fino agli ultimi giorni ha lavorato con instancabile passione, seguendo l’azienda, le collezioni e i progetti futuri.
“In questa azienda ci siamo sempre sentiti parte di una famiglia“, si legge nel messaggio interno, “Oggi, con profonda commozione, sentiamo il vuoto che lascia chi questa famiglia l’ha fondata e fatta crescere con visione, passione e dedizione. Ma è proprio nel suo spirito che insieme, noi dipendenti e i familiari che sempre hanno lavorato al fianco del signor Armani, ci impegniamo a proteggere ciò che ha costruito e a portare avanti la sua azienda nella sua memoria, con rispetto, responsabilità e amore. I dipendenti e la sua famiglia“.
La camera ardente sarà aperta il 6 e 7 settembre all’Armani/Teatro di via Bergognone 59 a Milano. I funerali si terranno in forma privata, come da sua volontà.