Putin dichiara che eventuali truppe occidentali in Ucraina saranno colpite. Peskov accusa l’Europa di ostacolare la pace.
Durante un intervento all’Eastern Economic Forum di Vladivostok, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso con chiarezza la posizione del Cremlino riguardo a un possibile coinvolgimento militare occidentale in Ucraina. “Se delle truppe dovessero comparire lì (in Ucraina), soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi”, ha dichiarato come riportato da ansa.it. Il leader russo ha anche aggiunto che “il dispiegamento di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine”.

L’avvertimento di Putin: l’Occidente non si illuda
Queste affermazioni sottolineano come la Russia consideri qualsiasi presenza militare straniera in Ucraina una provocazione diretta, pronta a giustificare reazioni armate da parte di Mosca. In parallelo, Putin ha lodato la stabilità economica dell’estremo oriente russo e ha parlato dell’area come di un potenziale motore dell’economia nazionale, affacciato sul Pacifico e vicino alla Cina.
Peskov: “L’Europa intralcia la pace”. Trump vuole parlare, ma Mosca frena
A rafforzare la linea dura del Cremlino, il portavoce Dmitri Peskov ha lanciato dure accuse verso i governi europei. In un’intervista al quotidiano Izvestia, ha dichiarato: “Gli europei ostacolano la risoluzione in Ucraina. Non stanno contribuendo affatto”. Ha poi rincarato la dose: “Continuano nei tentativi di fare dell’Ucraina il centro di tutto ciò che è anti-russo”.
Peskov ha definito “una minaccia ai confini” il tentativo della NATO di stabilirsi in Ucraina, aggiungendo: “Non possiamo permettere che ciò accada. E faremo tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza”. Inoltre, ha respinto le garanzie militari offerte da Stati Uniti e Unione Europea, affermando: “Gli stranieri, in particolare i contingenti militari europei e americani, possono garantire la sicurezza dell’Ucraina? Assolutamente no, non possono”. E ancora: “Questa non può essere una garanzia di sicurezza per l’Ucraina adatta al nostro Paese”.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti arriva un segnale di apertura. Il presidente Donald Trump ha dichiarato in nottata: “Parlerò con Putin. Abbiamo un buon dialogo”. Ma la risposta di Mosca è stata gelida. Come confermato da Peskov all’agenzia Tass: “Al momento non ci sono stati risultati preliminari”.