Il Parlamento Europeo approva una risoluzione su Gaza chiedendo agli Stati Ue di valutare il riconoscimento della Palestina.
Mentre Varsavia impone restrizioni al traffico aereo, l’11 settembre 2025 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sulla crisi nella Striscia di Gaza con 305 voti favorevoli, 151 contrari e 122 astenuti. Il testo chiede agli Stati membri dell’Unione Europea di valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza però fare riferimento al termine “genocidio“. La votazione è arrivata al termine di una settimana di intensi negoziati tra i gruppi parlamentari.

Le tensione in Parlamento Europeo sull’uso del termine “genocidio”
Il dibattito all’interno Eurocamera si è concentrato principalmente sul tentativo – da parte dei gruppi Socialisti, Verdi e Sinistra – di inserire la parola “genocidio” nel testo della risoluzione per descrivere le azioni dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Una proposta che ha incontrato la netta opposizione del Partito Popolare Europeo, come riportato da Open, il quale ha definito il termine “inappropriato e inutilmente divisivo“. Questa divergenza ha causato una frattura evidente tra le varie forze politiche, con scontri verbali che si sono acuiti soprattutto dopo il discorso sullo stato dell’Unione di Ursula von der Leyen.
Le trattative per arrivare a una versione condivisa del documento si sono interrotte bruscamente nel pomeriggio di mercoledì 10 settembre, a seguito dello scambio di accuse tra Popolari e Socialisti. Tuttavia, per assicurare il sostegno al testo finale, i gruppi di maggioranza hanno accettato di ritirare gran parte degli emendamenti più controversi.
In particolare, il Ppe ha ritirato almeno dieci emendamenti inizialmente presentati. Valerie Hayer, presidente del gruppo Renew Europe, ha commentato: “Renew ha lavorato instancabilmente per raggiungere questo storico compromesso, riunendo tutti i gruppi per mettere al primo posto la responsabilita’ condivisa e sostenere la risoluzione di Renew“.
Approvato il riconoscimento dello Stato di Palestina
La risoluzione, aggiunge Open, intitolata “Gaza al limite: l’azione dell’Ue per combattere la carestia, l’urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due Stati“, invita gli Stati membri a “valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina. Inoltre, conferma il “sostegno all’approccio di von der Leyen sul tema dell’accordo di associazione Ue-Israele“.
La votazione rappresenta comunque un passo significativo, in quanto il Parlamento Europeo è la prima istituzione dell’Ue a pronunciarsi con una sola voce su questa tematica. Come ha sottolineato Valerie Hayer: “Grazie ai nostri sforzi, il Parlamento europeo è la prima istituzione dell’Ue a parlare con una sola voce: un segnale forte da parte di questa Assemblea agli Stati membri“.