Giorgia Meloni commenta l’omicidio di Charlie Kirk e accusa la sinistra di ipocrisia. Il Pd risponde: “La premier straparla”.
L’assassinio di Charlie Kirk, attivista conservatore statunitense, ha provocato reazioni accese anche in Italia. A sollevare il dibattito è stata Giorgia Meloni, che durante un intervento pubblico ha puntato il dito contro chi, a suo dire, accusa la sua parte politica di odio, ma minimizza o giustifica atti di violenza quando colpiscono l’area conservatrice.
“Accusati di odio da chi festeggia l’omicidio di Kirk”, ha detto la premier, denunciando il silenzio di fronte a quello che ha definito “l’omicidio premeditato, intenzionale, a sangue freddo di un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee”. Meloni ha definito “spaventoso” il commento fatto da Piergiorgio Odifreddi a La7, dove il matematico ha dichiarato: “Sparare a Martin Luther King e a un rappresentante di Maga sono due cose molto diverse: Martin Luther King predicava pace e invece Maga e Trump predicano odio e violenza”.

L’attacco alla sinistra e l’allarme sicurezza
Nel suo discorso, Meloni ha lanciato una critica diretta alla sinistra: “Anche in Italia il clima sta diventando insostenibile, e bisogna chiedere conto alla sinistra di questo continuo minimizzare o del giustificazionismo della criminalizzazione, della violenza nei confronti di chi non la pensa come loro”. Secondo la premier, “odio e violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà”. L’episodio ha avuto anche conseguenze pratiche: il Viminale ha diramato una circolare per verificare e aggiornare i livelli di sicurezza delle autorità, citando il “rischio emulazione”. Come riportato da ansa.it
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha motivato la decisione anche con i toni usati in Parlamento, dove ad esempio il M5S ha accusato Antonio Tajani di essere un “influencer prezzolato da Israele”, generando uno scontro acceso.
Il contrattacco delle opposizioni
Le opposizioni non ci stanno. Il Partito Democratico ha risposto duramente alle parole di Meloni: “Straparla, vuole incendiare il clima politico”. La segretaria Elly Schlein ha accusato la premier di “fomentare questo clima incandescente” e di usarlo per “coprire il nulla cosmico dell’azione di questo governo”. Anche Giuseppe Conte ha replicato: “Moderi i toni anche il governo”, ritenendo che il “vittimismo contribuisca ad alzarli”.
Infine, Piergiorgio Odifreddi, pur criticato per il suo proverbio “Chi semina vento raccoglie tempesta”, ha chiarito in diretta che “non significa che io giustifico” l’omicidio. Tuttavia, Meloni incalza: “Ci sono persone a cui è legittimo sparare in base alle loro idee, o a cui è meno grave farlo perché non condividiamo le loro idee?”.
Charlie Kirk: è ora di denunciare questo clima di odio insostenibile. pic.twitter.com/uQY0PX6vV3
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 13, 2025