Il ministro della Difesa Guido Crosetto lancia un allarme sulla scarsa preparazione militare dell’Italia: ecco le sue dichiarazioni.
Mentre cresce la tensione tra Russia e NATO dopo le ultime dichiarazioni di un portavoce di Putin, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato un chiaro allarme sullo stato della preparazione militare dell’Italia. Ecco, a seguire, le sue dichiarazioni a margine della presentazione del bilancio del tour mondiale del Vespucci.

Crosetto spiega il ruolo dell’Italia nella missione “Eastern Sentry”
Il ministro Guido Crosetto, come riportato da Today, ha chiarito il contributo italiano alla missione NATO “Eastern Sentry“, attiva sul fianco orientale dell’Europa: “Noi come sentinelle dell’Est abbiamo già degli F-35, degli Eurofighter, oltre 2mila soldati, siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco Est e abbiamo anche il fianco Sud“.
Riguardo a un possibile incremento della presenza italiana, ha precisato: “Il contributo che abbiamo dato finora è abbastanza, se poi dovremmo incrementarlo, e ci verrà formalmente chiesto – perché io ad oggi ho visto solo una dichiarazione di Rutte ma non una formale richiesta all’Italia – se verrà chiesto decideremo“.
“Non siamo pronti a un attacco, né di Putin né di altri”
Il punto centrale, aggiunge Today, dell’intervento del ministro Guido Crosetto è un concetto che, a suo dire, ripete da tempo: l’Italia non è pronta a difendersi. “Non siamo pronti né a un attacco russo né a uno di un’altra nazione, lo dico da tempo. La gente non vuole sentire parlare di necessità di difesa, ma io penso che il mio compito sia quello di mettere questo Paese nelle condizioni di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci. Non dico Putin, dico chiunque“, ha affermato.
Secondo il ministro, la causa di questa situazione risiede nei vent’anni passati senza investire seriamente nella difesa nazionale. “E vent’anni non si recuperano in un anno o in due“, ha concluso.