Giorgia Meloni: la lettera a Domani sulla libertà di stampa
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La lezione di Giorgia Meloni: la lettera della Premier sorprende tutti

Giorgia Meloni

Importante lettera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La Premier si è esposta sulla libertà di stampa. Le parole.

Per qualcuno “è pronta per il Quirinale” nel 2027. Stiamo parlando di Giorgia Meloni che, intanto, è stata protagonista di una importante lettera che ha sorpreso tutti. La Premier italiana, infatti, in occasione dei cinque anni dalla nascista della testata Il Domani, ha voluto inoltrare un messaggio importante relativo alla libertà di stampa e ai veri valori che devono essere trasmessi nel fare giornalismo e comunicazione.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – newsmondo.it

La lettera di Giorgia Meloni

Il Giornale, facendo riferimento alla lettera di Giorgia Meloni a Il Domani, ha parlato di “lezione” della Premier. In questo senso è facile comprenderne il motivo. La Presidente del Consiglio, infatti, ha affrontato il tema della libertà di stampa e dei valori che dovrebbero spingere ciascun organo ad essere corretto e veritiero.

“Sono profondamente convinta che non possa esserci una vera democrazia in un contesto nel quale i cittadini non hanno la possibilità di accedere ad un’informazione libera e non condizionata. Il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e da chi farsi governare diventa ben poca cosa se la scelta compiuta non si basa su criteri di verità e consapevolezza. La libertà di stampa è, quindi, un presupposto imprescindibile per qualsiasi sistema”, ha fatto sapere la Meloni nell’inizio della sua missiva. Per la Premier l’informazione deve essere “oltre che libera”, anche “credibile e autorevole”.

Il valore della stampa

La Meloni ha quindi sottolineato le tre caratteristiche che deve avere l’informazione. In primis deve essere “immune dall’accusa di essere condizionata dagli interessi dei gruppi consolidati di potere che detengono la proprietà dei media […]”. In secondo luogo “dovrebbe riuscire a distinguere il compito di informare da quello di svolgere attività di propaganda politica, o di character assassination, in base alle proprie simpatie politiche o a quelle dei propri editori”.

Infine, “non dovrebbe svilire la deontologia con la rivendicazione a poter diffondere liberamente notizie false, e prive di ogni riscontro, per colpire i ‘nemici’ di turno, pretendendo anche una speciale immunità nel farlo”. Per la Meloni “una siffatta, libera e credibile informazione rappresenta un valore insostituibile per le nostre società e un reale bilanciamento al potere politico, perché incide davvero sull’opinione pubblica. In assenza di queste caratteristiche, invece, i cittadini percepiscono un approccio fazioso che indebolisce tanto i media quanto la politica, e quindi complessivamente lo stato della nostra democrazia”

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ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2025 13:01

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