Scoperto un testamento segreto di Gianni Agnelli: il documento rimasto nascosto per 27 anni potrebbe cambiare gli equilibri dell’eredità.
Dopo la decisione della Procura sulla richiesta di John Elkann, arriva un nuovo colpo di scena: un testamento redatto di pugno da Gianni Agnelli. Rimasto nascosto per 27 anni, potrebbe rimettere in discussione l’intero equilibrio ereditario della famiglia. Il documento, come riportato da Il Fatto quotidiano e riportato da Open, scoperto nel corso delle perquisizioni della Guardia di Finanza tra febbraio e novembre 2024, è stato ora depositato nel processo civile in corso a Torino da Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato.

Gianni Agnelli, spunta il testamento segreto per 27 anni
Nel testamento olografo, Gianni Agnelli scrive di voler modificare le sue precedenti disposizioni. Il 25% della società “Dicembre” doveva andare al figlio Edoardo, morto suicida nel 2000. “Sono sicuro che gli altri miei congiunti, già proprietari di una quota della stessa entità, accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione“, scriveva l’Avvocato.
Secondo l’avvocato che rappresenta Margherita Agnelli, “questo testamento, mai revocato né modificato, è stato totalmente ignorato e tenuto nascosto per tutti questi anni“. Per il legale, la volontà dell’Avvocato era chiara: quella quota non doveva andare a John Elkann, come invece stabilito nella “lettera di Monaco” del 1996. Dopo la morte di Edoardo, i suoi eredi legittimi sarebbero Margherita e Marella Caracciolo.
La battaglia giudiziaria sul patrimonio della famiglia Agnelli
Il documento, spiega Open, è emerso durante un’indagine penale in cui John Elkann e il commercialista Gianluca Ferrero sono accusati di aver costruito una falsa residenza svizzera per Marella Caracciolo. Lo scopo era di escludere Margherita dall’eredità della madre e di evitare le tasse in Italia. I finanzieri hanno scoperto beni nascosti per oltre un miliardo di euro, tra cui opere d’arte e gioielli.
Intanto, tutti i documenti dell’inchiesta sono entrati nel processo civile in corso a Torino, dove Margherita Agnelli chiede anche l’annullamento del testamento della madre e del patto del 2004. “La questione del testamento nascosto“, conclude il difensore, “costituisce un ulteriore elemento idoneo a determinare una radicale revisione degli assetti proprietari della Dicembre e, sul piano morale, rappresenta la prova che le ultime volontà dell’Avvocato siano state disattese e tradite“.