A Copenaghen i leader Ue discutono sicurezza, difesa e Ucraina. In agenda il “drone wall”, supporto a Kiev e una coalizione contro le droghe.
Uno spettro vola sopra l’Europa e ha la forma di un drone. A Copenaghen, il 1 e 2 ottobre 2025, si tiene un vertice informale dei leader Ue sotto stretta sorveglianza: la Danimarca ha imposto una no fly zone per droni dopo ripetute incursioni nello spazio aereo nazionale. Una misura straordinaria sostenuta da Francia, Germania, Svezia e Regno Unito.

Un summit europeo tra minacce aeree e sfide geopolitiche
Il summit, ospitato al Palazzo Christiansborg dalla premier danese Mette Frederiksen e convocato dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, si concentra su due assi strategici: il rafforzamento della difesa europea e il continuo sostegno all’Ucraina. In un’epoca segnata da minacce ibride e guerre convenzionali, l’Unione punta a una risposta comune e più rapida agli attacchi esterni.
Al centro della discussione c’è il progetto del “drone wall”, una barriera tecnologica multilivello per intercettare e neutralizzare i droni non identificati lungo i confini dell’Est Europa. La proposta, lanciata da Lituania e sostenuta da diversi Stati membri, rappresenta un nuovo passo verso una difesa integrata Ue.
Sostegno a Kiev e alleanze contro i traffici illeciti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene in videocollegamento per aggiornare i leader sul fronte militare. Finora, l’Unione ha stanziato oltre 170 miliardi di euro a favore di Kiev in aiuti economici, umanitari e militari. L’obiettivo è garantire un flusso stabile di supporto e avviare il processo giuridico per l’adesione di Ucraina e Moldova all’Ue.
Come riportato da adnkronos.com, sul fronte interno, Italia e Francia presenteranno la Coalizione europea contro le droghe, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione e colpire i flussi finanziari criminali secondo il principio “follow the money”. L’iniziativa, promossa da Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, punta a un approccio europeo congiunto, sfruttando l’esperienza e la collaborazione tra le autorità dei due Paesi.
Nel quadro della Comunità Politica Europea (EPC), partecipano anche Paesi non membri dell’Ue come Turchia, Regno Unito e Stati dei Balcani occidentali. I temi in agenda includono sicurezza, migrazioni e stabilità economica. Un’Europa più compatta, cooperativa e difensiva sembra essere la direzione verso cui si muovono i leader europei in questa fase delicata.