Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha commentato il piano di Trump per Gaza e anche le evoluzioni relative ai movimenti della Flotilla.
Via social e in una intervista a La Stampa, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha espresso alcuni commenti a proposito del piano di Trump per la pace a Gaza e anche le recenti evoluzioni legate all’avanzamento della spedizione Global Sumud Flotilla per fornire aiuti umanitari nella Striscia. Il politico toscano ha detto la sua in modo molto chiaro.

Renzi si schiera con il piano di Trump
Molto attivo come sempre sui social, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si è trovato a commentare nelle scorse ore le vicende di stretta attualità. In particolare il piano presentato da Trump per la pace a Gaza. Il politico toscano si è detto favorevole al progetto del tycoon: “Per fermare i massacri serve la politica, sempre. Il piano che Tony Blair ha ideato (quello serio, quello vero, non le follie stile riviera di cui hanno parlato i giornali) è l’unica soluzione per bloccare i carri armati israeliani a Gaza, disarmare Hamas, liberare gli ostaggi. E dare un futuro ai bambini palestinesi e israeliani. Speriamo che il piano illustrato ieri alla Casa Bianca da Trump sia accettato dalle parti: chi vuole bene a quei popoli, chi crede ai ‘due popoli due Stati’ sa che questa è probabilmente l’ultima chance per arrivare a una tregua subito”, ha concluso Renzi nel suo post.
Per fermare i massacri serve la politica, sempre. Il piano che Tony Blair ha ideato (quello serio, quello vero, non le follie stile riviera di cui hanno parlato i giornali) è l’unica soluzione per bloccare i carri armati israeliani a Gaza, disarmare Hamas, liberare gli ostaggi. E…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 30, 2025
Il commento sulla Flotilla e il ruolo della politica
Detto del messaggio social, Renzi ha rilasciato anche una interessante intervista a La Stampa. Tra i vari passaggi, spicca quello legato alla Flotilla e alla volontà di andare avanti nelle spedizione per Gaza nonostante l’alto rischio e i vari consigli: “Ben venga un elemento di passione civile, non intendo denigrare i partecipanti. Anzi, li invito ad andare anche in Ucraina, in Nigeria o in Sudan. Ma io sono un parlamentare, non un attivista di una Ong. Noi politici siamo pagati per trovare soluzioni, non per esprimere indignazione. Per aiutare i bambini di Gaza serve il piano Trump-Blair, non le regate […]”.