Tajani annuncia: "Ventisei italiani della Flotilla stanno per lasciare Israele"
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Tajani annuncia: “Ventisei italiani della Flotilla stanno per lasciare Israele”

Antonio Tajani

Tajani annuncia il ritorno di 26 italiani dalla Flotilla fermata da Israele. Altri 15 ancora detenuti. Presentato esposto per sequestro.

L’operazione di rimpatrio dei cittadini italiani coinvolti nella Flotilla per Gaza è entrata in una fase cruciale. Dopo giorni di detenzione in Israele, un gruppo di 26 italiani è in procinto di lasciare il Paese grazie a un volo speciale. Lo ha comunicato direttamente il ministro degli Esteri Antonio Tajani, attraverso un aggiornamento ufficiale.

«Un primo gruppo di 26 cittadini italiani che erano sulla Flottilla sta per lasciare Israele con un charter. Li abbiamo inseriti in un volo della Turkish per Istanbul. Sono già stati trasferiti nella base aerea di Ramon e partiranno da aeroporto di Eilat», ha scritto Tajani su X. Tra questi vi è anche «Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Pd», ha precisato il ministro come riportato da adnkronos.com.

il ministro Antonio Tajani
Antonio Tajani – newsmondo.it

Quindici italiani ancora detenuti

Accanto alla buona notizia del rimpatrio, Tajani ha però confermato che «altri 15 italiani non hanno firmato il foglio di rilascio volontario e dovranno attendere l’espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana».

Il ministro ha assicurato che «ho nuovamente dato disposizioni all’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv di far assicurare ai connazionali rimasti un trattamento rispettoso dei loro diritti». Tutti gli italiani coinvolti «stanno tutti bene. Ieri c’è stata la visita consolare e abbiamo chiesto anche stamattina alle autorità israeliane di rispettare tutti i diritti degli italiani che sono lì, che sono in stato di fermo; ne rimangono 15 e quindi siamo preoccupati che potessero essere trattati nel modo migliore possibile», ha aggiunto Tajani a margine di un evento a Firenze.

«Stanno in stato di fermo, quindi c’è limitazione della libertà, però è importante che ci sia anche un trattamento individuale non violento – ha aggiunto – e, ripeto, siano rispettati tutti i loro diritti, quindi abbiamo chiesto di migliorare ancora le condizioni. Speriamo di farli rientrare in Italia il prima possibile. Ventisei sono in partenza, quindi speriamo che questa vicenda si chiuda in maniera positiva».

L’esposto del comitato Flotilla

Sul piano legale e umanitario, Maria Elena Delia del comitato italiano della Flotilla ha annunciato che «oltre ai 4 parlamentari ci sono 26 italiani che stanno per rientrare e altri 15 che restano nelle prigioni israeliane. Tutte le persone lì e quelle tornate sono state detenute illegalmente, senza alcuna base giuridica. Sono stati sequestrati senza che avessero commesso alcun reato».

Delia ha denunciato inoltre: «che sta succedendo in quella prigione? Vengono negati i diritti fondamentali di difesa e l’accesso ai servizi sia alimentari che igienici. Abbiamo quindi presentato un esposto per questo e un altro per l’attacco dalla Flotilla subito nei giorni scorsi. Per noi il diritto internazionale vale nella sua interezza e non fino a un certo punto».

Anche il deputato Pd Arturo Scotto ha chiesto trasparenza: «non abbiamo ancora la lista dei 26 nomi. Questo è un fatto rilevante e chiediamo che venga resa pubblica perché è un elemento di trasparenza e sicurezza e certezza per i connazionali e le loro famiglie».

A queste parole si è aggiunta Benedetta Scuderi, presente sulla Flotilla: «siamo stati brutalmente fermati, brutalmente catturati in acque internazionali. Siamo stati presi ostaggio dall’esercito israeliano, portati in un porto, subito perquisizioni, interrogatori senza poter parlare con i nostri legali. Questo va detto e ricordato».

La vicenda rimane aperta, e le prossime ore saranno cruciali per il rientro dei 15 italiani ancora detenuti. Il governo italiano resta impegnato nel garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei propri cittadini, ovunque si trovino.

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ultimo aggiornamento: 4 Ottobre 2025 12:35

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