Matteo Renzi lancia Casa Riformista, un nuovo contenitore centrista-civico per rafforzare il centrosinistra.
Alla tredicesima edizione della Leopolda, Matteo Renzi torna a Firenze con un messaggio chiaro: il futuro del centrosinistra passa da un centro riformista forte e strutturato. Non si tratta solo di un evento simbolico, ma dell’inizio di una nuova fase politica, con il lancio di Casa Riformista, un contenitore civico e centrista che punta a diventare la “quarta gamba” del cosiddetto campo largo.
“Il centrosinistra vincerà solo con un centro forte”, ha dichiarato il senatore fiorentino, fissando l’obiettivo ambizioso di arrivare al 10%. Le elezioni regionali in Calabria e Toscana saranno un primo banco di prova: in Calabria la soglia di sbarramento è al 5%, in Toscana all’8%.

Italia Viva resta, ma il futuro è Casa Riformista
Pur lanciando la nuova formazione, Italia Viva non verrà sciolta: continuerà a esistere anche per motivi economici. “Italia Viva continuerà ad esistere per beneficiare del 2×1000 che lo scorso anno ha fruttato un milione di euro”, ha spiegato Renzi. Per finanziare questa nuova avventura politica, sono stati installati totem per micro-donazioni direttamente all’interno della Leopolda, dove i sostenitori possono contribuire passando la carta di credito.
Come riportato da ilgiornale.it, durante l’evento, Renzi ha sottolineato che “La Leopolda è un grande evento anche perché lanciamo sempre delle proposte, delle idee per il Paese”.
Ospiti di governo e opposizione: una Leopolda trasversale
La Leopolda 13, intitolata quest’anno Vivaio Italia, ha ospitato non solo esponenti riformisti ma anche membri del governo Meloni. “Ieri è stata la volta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, mentre oggi sarà la volta di Giuseppe Valditara e Guido Crosetto, rispettivamente ministro dell’Istruzione e della Difesa”.
Presenti anche figure di spicco del centrosinistra, come il presidente del Pd Stefano Bonaccini, i sindaci Beppe Sala, Roberto Gualtieri, Silvia Salis e Gaetano Manfredi, oltre al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto nella serata di apertura.
Renzi ha infine ricordato alcune delle iniziative lanciate proprio alla Leopolda: “Qui abbiamo lanciato tra le varie cose, gli 80 euro, il jobs act, il family act, il dopo di noi e la riforma costituzionale anche se quella non è andata bene”. E conclude con i tre obiettivi dell’anno: “La prima è la parola pensiero, saper pensare è la sfida più rivoluzionaria di oggi; la seconda è polemizzare; la terza proporre”.