Papa Leone XIV riforma la gestione degli investimenti finanziari della Santa Sede e il ruolo del lor: ecco cosa significa.
Papa Leone XIV, con il suo primo atto ufficiale, ha deciso di intervenire su un tema delicato: la gestione degli investimenti finanziari della Santa Sede. Finora il Santo Padre non ha solo scelto il suo successore, ma ha anche segnato una svolta importante nella riforma della macchina economica vaticana. Con la nuova lettera apostolica, come riportato da Quotidiano.net, toglie allo Ior il ruolo esclusivo che aveva nella gestione dei fondi.

Papa Leone XIV rivoluziona le regole sugli investimenti
Nel testo del motu proprio, intitolato Coniuncta cura, Papa Leone XIV ha abrogato una disposizione del 2022 voluta da Papa Francesco. Quella norma dava un ruolo centrale all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), obbligando tutti i dicasteri e gli enti a trasferire i propri fondi nei conti gestiti dall’istituzione. Il contesto era quello segnato dallo scandalo del palazzo londinese di Sloane Avenue, che aveva portato nel 2021 all’apertura del processo contro il cardinale Angelo Becciu.
Ora, con la nuova normativa, il Santo Padre conferma le competenze dell’Apsa nella gestione e nel controllo del patrimonio mobiliare e immobiliare della Santa Sede, ma cambia il ruolo dello Ior. Non sarà più l’unico soggetto a occuparsi degli investimenti.
Cosa significa togliere allo Ior il ruolo esclusivo
Il motu proprio richiama un principio chiave della costituzione apostolica Predicate Evangelium, firmata da Papa Francesco nel 2022: la “corresponsabilità nella comunione“. Papa Leone XIV, aggiunge Quotidiano.net, spiega che questo atteggiamento deve essere applicato anche alla gestione economico-finanziaria della Santa Sede, sviluppando una “dinamica di mutua collaborazione” fra le istituzioni coinvolte.
Inoltre, il nuovo testo stabilisce che la politica di investimento dovrà sempre rispettare criteri etici. Ogni operazione dovrà essere conforme alle disposizioni del Comitato per gli investimenti. Gli affari vaticani, da ora in avanti, dovranno essere ispirati alla prudenza, alla sostenibilità e alla coerenza con la missione morale e sociale della Chiesa nel mondo.