Antonio Tajani chiarisce la posizione di Forza Italia: l’ingresso di Zaia nel governo richiederebbe un rimpasto che “non è possibile”.
La possibilità di un ingresso del presidente del Veneto Luca Zaia nel governo Meloni ha riacceso il dibattito nel centrodestra. Tuttavia, il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha chiarito che un rimpasto di ministri non è nei piani, e anzi potrebbe generare tensioni all’interno della maggioranza.
“Zaia nel governo? Bisognerebbe fare un rimpasto, non credo sia possibile”
In un’intervista al Messaggero Veneto, Tajani risponde alla domanda su un eventuale ingresso di Zaia nell’esecutivo: “No, ma allora bisognerebbe fare un rimpasto di ministri. Non credo sia possibile, si aprirebbero troppe discussioni.”
Le parole del vicepremier sottolineano un punto chiave: Forza Italia rivendica una maggiore rappresentanza, alla luce dei nuovi equilibri emersi dalle recenti elezioni. “Perché in quel caso noi dovremmo essere rappresentati per i consensi che Forza Italia ha oggi: dopo il voto alle europee e alle regionali sono cambiati i rapporti di forza.”
Le affermazioni di Tajani evidenziano come ogni modifica alla compagine governativa debba tenere conto del peso politico acquisito dai partiti, evitando di alterare equilibri delicati senza una ridefinizione generale dei ruoli.
Focus sul Veneto: Tosi capolista e la crescita di Forza Italia
Parlando del Veneto, Tajani non risparmia un pensiero positivo per Zaia: “Auguro buona fortuna a Zaia.” Tuttavia, ribadisce il posizionamento di FI nella regione, rilanciando su Flavio Tosi: “Noi abbiamo Tosi capolista e cresceremo sopra le due cifre perché c’è voglia, anche tra gli imprenditori, di una forza moderata, cristiana e garantista, di una forza rassicurante.”
E aggiunge: “In Veneto, oltre che sui Trasporti, c’è da fare molto per la sanità e Tosi sarebbe un ottimo assessore.”
Infine, Tajani tocca anche il tema degli affitti brevi, confermando l’impegno del suo partito contro nuove imposte: “Abbiamo detto che siamo contrari a qualsiasi tassa e adesso in Parlamento faremo di tutto per tornare allo stato attuale, ovvero nessuna tassa per chi affitta senza intermediario o con le piattaforme.”
