Il presidente Mattarella difende il ruolo dell’ONU, sottolinea l’urgenza di una riforma e commenta le crisi in Ucraina e Gaza.
Come riportato da adnkronos.com, in un’intervista rilasciata a La Voce di New York, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un forte appello in difesa delle Nazioni Unite (ONU), sottolineando quanto il loro ruolo sia oggi messo in discussione. In un contesto globale segnato da crisi sempre più frequenti, Mattarella ha ribadito l’importanza dell’ONU come punto di riferimento per la comunità internazionale.

Il ruolo centrale dell’ONU nella pace mondiale
Mattarella ha evidenziato che «l’Onu ha indiscutibilmente contribuito a plasmare un ordine internazionale elaborando valori condivisi: pace, sicurezza e cooperazione internazionale, affermando la prevalenza del principio della coesistenza pacifica». Un sistema che, secondo il capo dello Stato, «resta oggi più che mai valido, proprio di fronte ai disastri che la sua inosservanza procura, e va difeso, proprio perché si trova sotto attacco».
Riflettendo sulle gravi tensioni internazionali, Mattarella ha aggiunto: «L’alternativa sarebbe il regresso a un mondo in perenne ebollizione, regolato da temporanei rapporti di forza, in ultima analisi da quella realtà che ha condotto alle macerie seguite allo scoppio della seconda guerra mondiale, da cui la Carta di San Francisco ha cercato di riscattare la comunità internazionale».
Nel commentare il ruolo dell’ONU di fronte ai conflitti attuali, il presidente ha citato le parole di Papa Francesco parlando di «guerra a pezzi», che rappresenta il risultato «di quell’imbarbarimento delle relazioni internazionali cui facevo cenno prima». In questo quadro, «le Nazioni Unite hanno svolto un ruolo di argine importante, anche se non obbligatoriamente coercitivo».
Mattarella ha affrontato anche il tema delle crisi in corso: «Le molte Risoluzioni approvate a maggioranza su Ucraina e Gaza hanno indicato un chiaro giudizio della Comunità internazionale», osservando come «gli sviluppi in Medio Oriente sono anche il frutto di una mobilitazione internazionale cui l’Onu ha dato voce». E ha aggiunto: «Mi auguro che giochi in futuro un ruolo incisivo in quel contesto».
Ucraina, Gaza e la riforma del Consiglio di Sicurezza
Sul tema della governance dell’ONU, Mattarella ha affermato: «Senza cambiamento nei meccanismi di governance dell’Onu, il rischio è che molte nazioni rinuncino a guardarvi come il luogo in cui è possibile costruire obiettivi comuni». Per questo, ha accolto con favore il confronto in atto: «Il dibattito in corso per una riforma delle Nazioni Unite è benvenuto e necessario. Il mondo non è più, ovviamente, quello del 1945».
Secondo il presidente, «il discorso non può che partire da una riflessione sulle modalità di funzionamento del Consiglio di Sicurezza». Ha quindi citato la proposta di Andreatta e il gruppo United for Consensus, che propongono «l’introduzione di nuovi membri eletti e non permanenti ma di maggiore durata, e a beneficio soprattutto di quello che ora viene definito ‘Sud Globale’».
Infine, ha toccato uno dei nodi centrali della riforma: «Per quanto riguarda il diritto di veto, che spesso blocca la capacità decisionale del Consiglio soprattutto in presenza di crisi e conflitti, occorre acquisire la disponibilità alla discussione dei 5 Membri Permanenti». Ha concluso: «Esistono proposte per limitarne l’utilizzo e per migliorare i metodi di lavoro del Consiglio rendendoli in primo luogo più trasparenti. La riforma finora, dopo almeno 30 anni di dibattito, non è stata varata e, tuttavia, a dimostrazione di come il tema sia sul tappeto, la discussione su come rendere il Consiglio di Sicurezza più rappresentativo e in grado di svolgere le funzioni che la Carta fondativa gli attribuisce è tutt’altro che chiusa».