Con una battuta pungente nei confronti di Maurizio Landini, Matteo Salvini ha incalzato l’attuale segretario della CGIL.
Qualche giorno fa, Salvini si era espresso a sfavore di Landini in occasione dello sciopero dello scorso 3 ottobre. In quel caso la critica venne espressa con toni decisamente più seriosi, mentre stavolta è stato fatto spazio al sarcasmo, e all’ironia. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è infatti intervenuto a proposito dell’ennesimo sciopero indetto dalla CGIL, parlando proprio del suo segretario Maurizio Landini. Non è mancata la digressione a quanto accaduto durante la manifestazione generale, con un milione di lavoratori lasciati a piedi.

Le parole di Salvini su Landini
Matteo Salvini ha incalzato il segretario della CGIL con una battuta sarcastica nei suoi confronti: “Evidentemente è invidioso di Sbarra che è diventato sottosegretario nel Governo“. Luigi Sbarra, ex segretario della Cisl, ricopre infatti il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per il Sud.
Assumendo che l’obiettivo del segretario sia quello di compiere il suo ingresso in politica, Salvini ha poi proseguito: “Landini vuole fare il ministro quando vince Schlein ma dovrà aspettare a lungo“.
Il riferimento alla decisione del Garante
In merito alla decisione del Garante, il quale ha aperto un procedimento nei confronti della manifestazione del 3 ottobre, Salvini ha aggiunto inoltre che non dovrebbe essere lui il destinatario della “rabbia” espressa da Landini: “Landini si è arrabbiato con me ma dovrebbe arrabbiarsi con se stesso perché lancia scioperi a sorpresa. Nel giorno dello sciopero illegittimo per Gaza, che ricordo è stata salvata da Trump e non da Landini, hanno viaggiato solo 400 mila italiani e ne sono stati lasciati a piedi 1 milione. Qual è il danno economico di lasciare a piedi 1 milione di lavoratrici e lavoratori?“.
Nonostante queste dichiarazioni a metà tra l’ironia e la polemica, il ministro ha dichiarato di non avere alcun problema con la Cisl e gli altri sindacati.