Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in diretta tv a ‘Dritto e Rovescio’ ha spiegato la situazione in Italia su libertà e democrazia.
Il tema della libertà di stampa e di espressione ma anche quello della democrazia in Italia sono stati affrontati nelle ultime ore anche da parte di Ignazio La Russa. Il presidente del Senato, a seguito dell’attentato a Sigfrido Ranucci e alle parole delle opposizioni sui rischi nel nostro Paese dopo tale episodio, ha commentato il tutto a ‘Dritto e Rovescio’, trasmissione di Rete 4 con Paolo Del Debbio.

Ignazio La Russa e la libertà in Italia
Intervenuto a ‘Dritto e Rovescio‘ su Rete 4 con Paolo Del Debbio, Ignazio La Russa ha risposto ad alcune domande molto interessanti che riguardano la libertà di espressione nel nostro Paese e la democrazia che, secondo le opposizioni al Governo, sarebbe in pericolo. Il presidente del Senato, con grande serenità, ha negato spiegando la propria posizione.
“No, oggi in Italia si respira un’aria di libertà molto superiore a quella di altri momenti della vita politica italiana”, ha detto La Russa. “Non c’è un allarme democratico in Italia. Al contrario: gli spazi di libertà si stanno allargando anche nel mondo della televisione, della Rai, della cultura. Spazi che erano stretti e che ora non hanno stretto nulla. Semmai ne hanno aggiunti. Direi dunque l’opposto: in Italia si respira un’aria di libertà maggiore”.
C'è un allarme democratico in Italia?
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) October 23, 2025
"No, oggi in Italia si respira un'aria di libertà, molto superiore a quella di altri momenti della vita politica italiana"
Ignazio La Russa a #drittoerovescio pic.twitter.com/QdingnckXD
La stoccata a Landini
Nel faccia a faccia con Del Debbio, La Russa non ha fatto mancare anche una bella frecciata alla sinistra ma, nel dettaglio, senza nominarlo, a Landini, segretario della CGIL: “Io ho nostalgia del sindacato che era antifascista, di sinistra, comunista ma che aveva, almeno come intenzione, l’obiettivo di difendere i diritti dei lavoratori, che praticava la lotta di classe, cui io sono contrario, ma che comunque predicava il diritto dei lavoratori di stare meglio di difendersi dai soprusi”, ha detto il presidente del Senato. “Ho nostalgia per quel tipo di sindacato che non faceva il capo delle opposizioni, ma il capo dei lavoratori, degli operai”.