Il fastidio del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo l’intervento della portavoce degli esteri russa, Maria Zakharova sul crollo alla Torre dei Conti.
Il tragico doppio cedimento alla Torre dei Conti ai Fori Imperiali di Roma che ha causato la morte di un operaio è stato argomento di discussione anche a livello internazionale. Infatti, la portavoce del ministero degli esteri russa, Maria Zakharova, si era espressa con tanto di commento pungente verso l’Italia. Una frase che ha portato diversi esponenti politici nostrani a replicare, compreso il titolare della Difesa, Guido Crosetto.

Crosetto replica alla Zakharova
Nelle scorse ore, a seguito del crollo ai Fori Imperiali alla Torre dei Conti a Roma, la portavoce russa Maria Zakharova si era espressa via Telegram prendendo quasi in giro l’Italia e facendo riferimento agli aiuti che il nostro Paese dà all’Ucraina nella guerra. La donna aveva, in sintesi, scherzato sul fatto che l’Italia si dovrebbe occupare di non crollare anziché dare aiuti agli ucraini.
A Repubblica, prontamente è arrivata la replica di Guido Crosetto. Il Ministro della Difesa ha prima di tutto esordito dicendo: “Non leggo mai cosa dice questa signora… Una microscopica parte, né rilevante né sofisticata come lo sono altre, della capacità di disinformazione russa”.
Cosa avrebbe fatto l’Italia
Il Ministro ha poi spiegato cosa sarebbe probabilmente capitato a parti invertite: “A parti invertite, cioè se fosse crollato un pezzo di storia russa, importante per i russi, con la vita di una persona in pericolo, mi sarei sinceramente preoccupato e rattristato. Non mi sarebbe passato in mente di polemizzare”, ha detto Crosetto. Allo stesso modo, il politico ha aggiunto: “Ogni giorno mi rattristo pensando ai 1.500 ragazzi, russi e ucraini, che muoiono per questa assurda guerra voluta dal suo capo”.
Infine, una frase sibillina proprio alla Russia e alla Zakharova, giusto per rendere “la battuta”. “Ma se loro mettessero fine alla guerra, non ci sarebbe più necessità di aiutare una nazione invasa a vivere”.