Dopo gli scioperi dello scorso periodo, Landini e la Cgil stanno valutando il ritorno in piazza per l’ennesima volta.
Dopo il caos cortigiana, Landini sta programmando insieme alla Cgil un ritorno in piazza. Raramente come prima d’ora, erano state organizzate così tante manifestazioni e così tanti scioperi da parte del sindacato.
Il tema di questo eventuale sciopero, sembrerebbe riguardare una decisione sulla quale il Parlamento si sta confrontando proprio negli ultimi giorni. Decisione che, stando a quanto sostiene il comitato sindacale, non sembra dare spazio alle tematiche proposte proprio dalla Cigl.

Previsto uno sciopero della Cgil
Come riporta l’Ansa, nella giornata di domani si terrà a Firenze un’assemblea presieduta dai delegati e dalle delegate. La quale sarà successivamente conclusa dal segretario Maurizio Landini. Il motivo di questa mozione è stato molto chiaro: “Per cambiare una legge di Bilancio ingiusta“.
L’assemblea in questione prende il nome di “Democrazia al lavoro”, ed è stata convocata dall’organo di rappresentanza con la seguente motivazione: “Per dare continuità alla mobilitazione avviata e proseguire l’impegno della Cgil su tutti i temi che l’hanno vista protagonista nelle piazze e nei luoghi di lavoro nelle ultime settimane“.
Si sta valutando anche uno sciopero generale, come il sindacato fa sapere. Il motivo di questo potenziale ritorno sulle piazze italiane, riguarda ciò che il Parlamento sta decidendo in questi giorni: “In discussione in Parlamento la legge di Bilancio, che continua a non dare risposte ai temi che la Cgil pone da tempo: salari, sanità pubblica, giustizia fiscale, istruzione pubblica, pensioni, precarietà, politiche industriali e del terziario“.
Il motivo dell’assemblea a Firenze
Come riporta nuovamente Ansa, nel comunicato pubblicato dalla Cgil vengono approfondite ulteriormente le motivazioni di questa decisione: “Discutere e decidere le iniziative da intraprendere per rafforzare la piattaforma sindacale, rinnovare i contratti nazionali di lavoro e modificare le politiche del governo“.