Scontro a tuttotondo sulla Manovra con una presa di posizione netta di Giorgia Meloni in merito alla possibilità di una tassa patrimoniale.
Dopo aver risposto duramente a Maurizio Landini e alla Cgil a seguito dell’ennesimo sciopero fissato al venerdì, ecco la Premier Giorgia Meloni tornare all’attacco e fare chiarezza in merito alla Manovra e soprattutto con una presa di posizione netta in relazione alla possibilità di una tassa patrimoniale. In tal senso si è acceso un vero e proprio caos politico con le opposizioni.

Giorgia Meloni e la tassa patrimoniale: le parole
Con la destra al governo non ci sarà nessuna patrimoniale. Lo ha detto chiaramente la Presidente del Consigilio Giorgia Meloni scrivendo un post su X e rispondendo in modo netto alle opposizioni e a Maurizio Landini. Infatti, proprio il leader della Cgil aveva proposto una tassa per i patrimoni sopra i due milioni di euro. Una situazione che ha riaperto lo scontro politico tra Governo e opposizioni relativamente alla legge di Bilancio, ora che si, di fatto, si sta entrando nel vivo degli emendamenti. “Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce“, sono state precisamente le parole della Premier.
Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 8, 2025
È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce. pic.twitter.com/RI0j6rjmjy
Pd contro la Meloni
A seguito della presa di posizione della Meloni, il Pd ha fatto sapere tramite il responsabile Economia del Pd Antonio Misiani: “Tagliare le tasse ricompare ciclicamente nelle promesse elettorali della destra. In tre anni di governo di Giorgia Meloni è accaduto esattamente l’opposto. La pressione fiscale nel 2022 era al 41,7% del Pil, nel 2025 è salita al 42,8%. È il record degli ultimi dieci anni. In pratica, quest’anno le famiglie e le imprese italiane pagheranno 25 miliardi in più di quanto sarebbe avvenuto se la pressione fiscale fosse rimasta al livello del 2022. Questi sono i dati. Le chiacchiere stanno a zero”.
Anche la segretaria dem, Elly Schlein ha aggiunto: “Con Giorgia Meloni al governo la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni. Lo dicono i dati del governo, non del Pd. Il governo Meloni ha aumentato le tasse per tutti. E come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull’Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito”, ha detto la leader del Pd aggiungendo come la Manovra aiuti i ricchi.