Sta facendo discutere il tatuaggio di Carlo Calenda sull’Ucraina aprendo scenari polemici anche contro la Russia. Come stanno le cose.
Dopo aver definito “feccia” la portavoce russa Zakharova a seguito delle sue parole sul crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali dei giorni scorsi, ecco che la tensione tra Carlo Calenda e la Russia continua ad essere elevata. La ragione, ora, è un tatuaggio del leader di Azione pro Ucraina che ha generato grande scalpore.

Calenda: alta tensione con la Russia
La nuova querelle legata a Carlo Calenda e la Russia parte dal tatuaggio del leader di Azione pro Ucraina. L’ambasciata russa a Roma ha criticato proprio il disegno che il politico italiano si è fatto fare, il tridente ucraino: “Ma il politico italiano Carlo Calenda capisce l’essenza del simbolo che ha applicato sul suo corpo?”, ha scritto l’ambasciata in un post su Facebook, sottolineando che la “bravata” del leader di Azione “non è altro che un ingresso volontario nella comunità di seguaci di Petlyura, Bandera, Shukhevich e altri nazisti e collaboratori di nazionalità ucraina, le cui mani sono coperte dal sangue di ebrei, zingari, ungheresi, russi, ucraini”.
Dal canto suo Calenda ha replicato duramente: “Verrete sconfitti. Come è stata sconfitta l’Urss […]”. A questo, il politico ha poi dato ulteriori spiegazioni tramite i propri canali social.
Il tatuaggio pro Ucraina e il significato
“Ci sono battaglie che segnano epoche e cambiano il corso della storia”, ha scritto Calenda su Instagram in un video dove ha mostrato il proprio tatuaggio. “La guerra in Ucraina e quello che stanno facendo gli ucraini per la loro e per la nostra libertà è una di quelle. Per questo ho deciso di tatuarmi il tryzub, ovvero il tridente simbolo del principato di Kyiv che preesiste a quello di Mosca. Non pensavo di scatenare tutte queste reazioni, ma se la Russia ha paura di un tatuaggio…”.