Chi è Carlo Calenda: la biografia, la vita privata, la carriera politica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dalla televisione alla politica: chi è Carlo Calenda

CARLO CALENDA

Alla scoperta di Carlo Calenda: dall’esordio in TV nello sceneggiato Cuore alla carriera politica. Ecco chi è il leader di Azione.

Dalla Ferrari alla nomina di senatore della Repubblica, passando per Confindustria e per il Ministero dello Sviluppo economico: Carlo Calenda ha collezionato nella sua vita importanti esperienze tra loro diversificate, sia come manager d’azienda che come politico. Ripercorriamole insieme, cercando di scoprire anche qualcosa sulla sua sfera privata.

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La biografia del politico italiano

Carlo Calenda nasce a Roma il 9 aprile 1973 (è quindi del segno zodiacale dell’Ariete), in una famiglia d’arte. Il padre è Fabio Calenda, giornalista ed economista, a sua volta figlio di Carlo, ambasciatore d’Italia e consigliere del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La madre è invece Cristina Comencini, nota regista, figlia della principessa Giulia Grifeo di Partanna e del regista Luigi.

Proprio il lavoro della famiglia materna gli permette di avere una brevissima parentesi da attore all’età di 11 anni, quando viene scritturato per il ruolo di Enrico Bottini, protagonista dello sceneggiato televisivo Cuore, diretto dal nonno.

Cresciuto, il giovane Carlo frequenta il liceo classico Mamiani, nei pressi del rione Prati, dove vive. Nonostante una bocciatura, prosegue poi gli studi, laureandosi in Giurisprudenza a La Sapienza di Roma con ottimi voti.

CARLO CALENDA
Carlo Calenda

Da manager d’impresa a politico: la carriera di Calenda

Dopo una prima esperienza come consulente finanziario porta a porta all’età di 18 anni, un Calenda fresco di laurea trova impiego presso diverse società finanziarie, per poi ottenere uno stage in Ferrari nel 1998. Rimane nell’azienda automobilistica per cinque anni: da impiegato arriva a ricoprire il ruolo di responsabile della gestione delle relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie, e soprattutto, trova nell’allora dirigente Luca Cordero di Montezemolo il suo mentore.

Si sposta per un periodo in Sky Italia, in qualità di responsabile marketing di prodotto e programmazione, ma Cordero di Montezemolo lo richiama presto a sè, per affidargli il ruolo di suo assistente e poi di direttore dell’area strategica e affari internazionali in Confindustria. Terminata quest’esperienza, Calenda diventa direttore generale dell’Interporto Campano e presidente di Interporto Servizi Cargo.

E’ sempre Montezemolo ad avviare Carlo Calenda alla carriera politica: l’imprenditore bolognese fonda infatti l’associazione politica Italia Futura nel 2009, e Calenda ne firma il manifesto politico. Si candida per la prima volta nel 2013 alle politiche, ma non risulta eletto. E’ però solo l’inizio, in quanto pochi mesi dopo viene chiamato da Enrico Letta ad assumere la carica di viceministro dello Sviluppo economico.

Tale ruolo gli viene riconfermato anche durante il governo Renzi, con l’aggiunta della delega al commercio estero e della nomina a Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea, riservato prima di allora solo ad avviati diplomatici. Nel 2016 sale di grado e diventa Ministro dello Sviluppo economico, anche per tutta la durata del mandato di Paolo Gentiloni.

Spostatosi nel PD nel 2018, torna in Europa da europarlamentare, ma decide poi di uscire dal partito, in quanto sfavorevole all’accordo con il Movimento 5 Stelle. E’ il 2019 quando decide di avviare la sua personale avventura politica, fondando la formazione di centro-sinistra Azione insieme a Matteo Richetti, che lo porterà a presentarsi alle elezioni politiche del 2022 in coalizione con Matteo Renzi e la sua Italia Viva, salvo poi fare marcia indietro visti i risultati non brillanti.

Tali elezioni gli permettono comunque di ottenere il seggio di senatore. Calenda prova anche a correre come candidato sindaco per la città di Roma nel 2021, ma non riesce a diventare primo cittadino della Capitale.

Moglie, figli e vita privata del politico

Non tutti sanno che Calenda è diventato padre per la prima volta all’età di 16 anni: all’epoca aveva una relazione con la segretaria del marito della madre, più grande di lui, che rimase incinta e diede alla luce Tay. In un’intervista a Panorama, il politico ha rivelato che la nascita della figlia, ora di professione fotografa, gli “ha dato il senso del diverso e un’idea di responsabilità che non avevo”. Proprio per questo, ha cominciato a lavorare durante gli studi.

Al fianco dell’ex ministro da diverso tempo c’è la manager Violante Guidotti, con cui ha avuto tre figli. La consorte è stata al centro della cronaca quando il marito ne ha annunciato la lunga battaglia contro la leucemia, successivamente sconfitta.

Patrimonio e guadagno di Calenda

Per i diversi ruoli politici svolti, Calenda ha avuto stipendi differenti. Come ministro, la sua paga è stata di circa 9.203,54 euro al mese – secondo quanto riportato da Money.it. In qualità di europarlamentare invece il suo guadagno mensile è stato di circa 6.000 euro, senza contare le indennità, mentre come senatore ha ricevuto poco più di 11.000 euro lordi al mese.

Nulla a che vedere con lo stipendio che percepiva da manager d’impresa, che arrivava a circa 600.000 euro l’anno, come dichiarato dallo stesso Calenda. La sua dichiarazione dei redditi sembrerebbe dimostrarlo, con un reddito riferito al 2021 di 65.291 euro, contro i 463.319 euro dichiarati nel 2013.

Curiosità su Carlo Calenda

Calenda non ha solo genitori e nonni famosi, ma anche la sorella Giulia è una sceneggiatrice, così come le zie Paola, Eleonora e Francesca lavorano nel mondo del cinema. Un suo prozio paterno, poi, Felice Ippolito, fu uno dei promotori del nucleare in Italia.

E’ un grande tifoso della Roma.

In tema di diritti civili, è favorevole ai matrimonio omosessuali, alle famiglie omogenitoriali, allo ius soli temperato e all’eutanasia. E’ invece contrario alla maternità surrogata, e diffidente verso la legalizzazione delle droghe leggere.

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ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2023 16:22

Nicola Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana

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