Non solo la situazione legata a Pokrovsk e Zaporizhzhia, la guerra in Ucraina sempre più difficile per Kiev. L’ammissione di Zelensky.
Continua a tenere, purtroppo, banco la situazione del conflitto tra Ucraina e Russia. Le ultime notizie relative a Pokrovsk e Zaporizhzhia non sono ottimali tanto che il presidente ucraino Zelensky si è spinto ad ammettere come sia tutto “difficile” con l’aumento anche dei raid russi che non stanno dando tregua al suo popolo.
Guerra in Ucraina: l’ammissione di Zelensky
Continua ad essere complessa la situazione dell’Ucraina con particolare riferimento a quanto sta accadendo a Pokrovsk e Zaporizhzhia. Lo ha ammesso lo stesso presidente Volodymyr Zelensky dopo aver ricevuto aggiornamenti dal comandante in capo Oleksandr Syrskyi. “La nostra attenzione principale in questo momento è rivolta a Pokrovsk e alla regione di Zaporizhzhia, dove i russi stanno aumentando il numero e l’entità degli attacchi”, ha scritto su X, ex Twitter, il leader ucraino. “La situazione lì rimane difficile, in parte a causa delle condizioni meteorologiche che favoriscono gli attacchi”, ha aggiunto facendo riferimento ai circa 300 russi entrati a Pokrovsk ma anche il ripiegamento delle forze ucraine a Zaporizhzhia.
La corruzione e le pressioni oltre la guerra
E in effetti, attualmente non è un bel momento per Kiev. In particolare non ci sarebbero solo i russi che insistono sui confini di guerra, ma anche gli scandali per corruzione che indeboliscono il fronte interno e l’amministrazione Trump che sembra avere una posizione non troppo chiara. In questo senso. come sottolineato in queste ore anche dal Corriere, il corrispondente del Kyiv Post a Washington avrebbe rivelato che i consiglieri del presidente Usa avrebbero esercitato pressioni per rimuovere da una futura risoluzione delle Nazioni Unite i passaggi nel testo che riaffermano la necessità di garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina e condannano l’occupazione russa della Crimea e delle altre regioni nel Sudest. Pare che la presidenza voglia cancellare qualsiasi riferimento specifico ai concetti di “aggressione” e “terre occupate”, avrebbero spiegato due fonti.
