In piena diretta televisiva, Giuseppe Cruciani ha rivelato quello che secondo il suo parere, è il motivo per cui le baby gang rubano.
Dopo aver sbottato in diretta qualche mese fa, Giuseppe Cruciani lo ha fatto di nuovo. Questa volta, il motivo è dovuto ad un argomento parecchio delicato per l’opinione pubblica: le baby gang. Il conduttore radiofonico, davanti al suo interlocutore, ha spiegato il motivo per cui queste bande sono solite rubare. La discussione, partita con una premessa tutto sommato equilibrata, è poi degenerata rapidamente nei toni. Trasformandosi così nell’ennesimo scontro acceso, i cui botta e risposta sono stati riportati integralmente da Libero.

Cruciani e lo scontro in diretta tv
Giuseppe Cruciani ha partecipato in qualità di ospite nello studio televisivo di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio, in onda su Rete 4. Al dibattito sulle baby gang, ha partecipato anche un membro delle stesse bande, contribuendo così ad alimentare la discussione. A sua volta, pubblicata sui social dall’account ufficiale della trasmissione.
"Rubano perché sanno che in Italia queste cose sono impunite!
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 13, 2025
In un Paese normale dovrebbero intervenire le forze dell'ordine!"
Giuseppe Cruciani a #drittoerovescio sui ragazzi delle baby gang che rubano oggetti di lusso a chi può permetterseli pic.twitter.com/fyDw35ro1E
Il cuore della discussione, riguardava i reati di furto, e il fatto che le vittime più frequenti fossero le persone benestanti. A questo proposito, il conduttore radiofonico ha spiegato il motivo per cui ciò avviene: “Loro rubano perché sostanzialmente sanno che in Italia queste cose sono impunite. Non c’è sanzione, non c’è pena“.
A questo punto, è arrivata la replica del giovane: “Noi paghiamo per queste cose, noi siamo impulsivi però prendiamo il pieno possesso delle nostre azioni“. E ancora una volta, la risposta di Cruciani: “No, tu confessi di avere rubato e sei qui in uno studio televisivo a ridere e scherzare…“.
Il proseguimento dello scontro
Dopo la risposta di Cruciani, il giovane si è difeso sostenendo ciò: “Però non mi hanno beccato, cosa vuol dire?“. Determinante la chiusura finale del conduttore radiofonico, in grado di scatenare gli applausi del pubblico presente in studio: “In un Paese normale uno confessa di aver rubato un cappello, di aver rubato una cinta, e ci dovrebbero essere i carabinieri qua fuori che ti aspettano e ti portano via“.