Sangiuliano ha sconfitto la Boccia con un risultato schiacciante a dire poco. L’ex ministro ha infatti trionfato, dati alla mano.
In seguito all’annuncio della sua candidatura in Campania, Sangiuliano aveva fatto un passo indietro in termini di interviste e dichiarazioni pubbliche per qualche settimana dedicandosi unicamente alla campagna elettorale. Lo stesso percorso è stato seguito a sua volta da una vecchia conoscenza dell’ex ministro: Maria Rosaria Boccia, anche lei candidata nella stessa Regione. In occasione delle elezioni regionali che si sono svolte in queste ore, uno dei due ha trionfato sull’altra con un risultato schiacciante testimoniato dai dati.

Il risultato delle elezioni
In occasione delle recenti elezioni regionali campane, ha presentato la sua candidatura Gennaro Sangiuliano. Come riporta Adnkronos, l’ex ministro è entrato a fare parte del consiglio regionale della Campania grazie ad un indice di gradimento di 9.902 voti.
L’ex ministro della Cultura è stato candidato da Fratelli d’Italia come capolista della provincia di Napoli. Esito diametralmente opposto per l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, candidata all’interno della lista di Bandecchi. Per lei, appena 160 voti ottenuti a fine spoglio.
Per la precisione, i voti sono così ripartiti: 89 a Napoli, 42 a Salerno e 29 a Caserta. Colei che doveva essere un fiore all’occhiello della lista del sindaco di Terni, ha in realtà registrato dei numeri allarmanti, a differenza del suo “rivale” che invece ha riscosso il successo di cui sopra.
Altro “flop” alle elezioni
Un altro risultato negativo è stato raccolto da Daniela Di Maggio, candidata come capolista a Napoli tramite la Lega. La madre di Giovanbattista Cutolo, ragazzo ucciso per futili motivi proprio al centro del capoluogo nell’estate del 2023, ha ottenuto solo 964 voti.
Più in generale, nei confronti dei suddetti personaggi mediatici l’affluenza non è stata particolarmente entusiasmante. Il sentore di una scarsa affluenza era stato infatti già preventivato durante la campagna elettorale, e l’esito delle votazioni non ha fatto altro che confermare questa tesi.