Battibecco a distanza in tv tra Giuseppe Conte e Enrico Mentana sull’Ucraina e su una particolare visione data dai media secondo l’ex Premier.
Inedito scontro a distanza andato in scena nelle scorse ore tra il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il noto giornalista Enrico Mentana. Durante la trasmissione di La7 ‘Maratona Mentana’ in merito alle elezioni regionali 2025, ecco che tra l’ex Premier e il direttore del TgLa7 ci sono stati degli scambi di vedute piuttosto accesi.

Conte e Mentana: la discussione in tv
Durante la ‘Maratona Mentana’ andata in onda su La7 in relazione alle elezioni regionali 2025 si è aceso è un acceso battibecco tra Giuseppe Conte ed Enrico Mentana sul tema della guerra in Ucraina. L’ex Premier e leader del Movimento 5 Stelle, infatti, con tono sarcastico, ha criticato la linea adottata dai governi europei sul conflitto. Nello specifico, il pentastellato ha spiegato come, a detta sua, si è voluto far credere che puntare sulla vittoria militare ucraina fosse la scelta giusta, che l’economia russa stesse realmente crollando e che la controffensiva di Kiev fosse risolutiva. Addirittura, secondo quanto sostenuto da Conte, qualcuno avrebbe persino parlato di “un imminente cambio di regime” a Mosca.
Lo scambio di battute: “Questo è il mio mestiere”
Le parole di Conte non sono state prese affatto bene da Mentana che non ha mollato il colpo e ha risposto prontamente dando vita ad una querelle davvero particolare. Secondo il leader dei 5S si è fatta una “propoganda inutile”. Il giornalista quindi ha chiesto: “Chi ha mai parlato di cambio di regime imminente?”.
Dal suo punto di vista, l’ex Premier ha risposto: “Le farò avere un elenco, forse si è distratto”. Una frase che ha indispettito il direttore del TgLa7 che non si è certo tirato indietro dal replicare: “Ma guardi, questo è il mestiere quindi mi dica chi ha detto certe cose”. Successivamente, gli animi si sono placati e la trasmissione è andata avanti con Conte che ha ribadito ancora la posizione dei pentastellati sulla guerra in Ucraina e la Russia.