Sembra esserci aria di cambiamento al Parlamento europeo con una una nuova maggioranza alternativa che riporta a Giorgia Meloni.
Giorgia Meloni è impegnatissima sul fronte Nazionale ma, per ovvie ragioni, non sta facendo mancare il proprio apporto anche per le tematiche europee. Proprio in questo senso, sembra possibile uno scossone in Parlamento europeo dove sembra poter nascere una sorta di alternativa a Ursula von der Leyen che farebbe riferimento alla premier italiana.

Nasce la “maggioranza Giorgia”: cosa filtra nell’Ue
A far notare quello che potrebbe essere un importante cambiamento, non immediato, in Europa, sono stati Il Giornale e Libero che hanno analizzato una situazione in divenire. Pare che stia iniziando a prendere forma al Parlamento europeo una nuova maggioranza alternativa a quella Ursula basata sull’alleanza tra popolari e socialisti. In questo senso la si potrebbe definire la “maggioranza Giorgia”, formata dall’asse tra Ppe ed Ecr con anche i Patrioti e che come dice il nome riporta appunto a Giorgia Meloni e al “modello italiano” della coalizione del centrodestra.
Cosa può succedere in Europa: i dettagli
Ovviamente, come ben sottolineato da Il Giornale, non si sta parlando di “una maggioranza struttura a Bruxelles”, ma di “prove generali” di cosa potrebbe succedere nella prossima legislatura europea. Il focus sulla questione è nato dopo che nelle scorse ore Popolari, Conservatori, Patrioti e Sovranisti hanno votato compatti gli emendamenti sulla deforestazione firmati PPE-ECR, riuscendo ad ottenere l’approvazione dell’Eurocamera del rinvio di un anno dell’entrata in vigore delle norme, dei requisiti di trasparenza ridotti per le aziende e l’introduzione di una clausola di revisione, da effettuare entro il 30 aprile 2026 per ulteriori semplificazioni.
Il co-presidente del gruppo dei Conservatori Europei, Nicola Procaccini, ha spiegato: “Oggi, di nuovo, in Parlamento Europeo una maggioranza di centrodestra ha saputo adottare un atto legislativo fondamentale per il mondo dell’economia e dell’impresa ma anche per l’ambiente e la natura”. Secondo Procaccini “siamo andati anche oltre alla maggioranza Venezuela o Giorgia, perché probabilmente molti liberali di Renew hanno votato come noi. Questo vuol dire che il consenso sulla nostra agenda e piattaforma politica si sta allargando, a conferma della bontà del lavoro che stiamo facendo al Parlamento europeo”. Anche il capo delegazione di FdI, Carlo Fidanza, ha espresso soddisfazione “per un risultato importantissimo che si allinea al lavoro altrettanto importante che ha fatto il nostro governo in sede di Consiglio spingendo, tra i più attivi, per ottenere questo rinvio”.